Lo Stato pronto ad entrare in Newcleo per sviluppare il nucleare in Italia
ROMA – Il governo sarebbe pronto a investire 200 milioni per entrare come azionista di riferimento nel capitale di Newcleo, la società italiana leader nella progettazione di reattori di terza generazione avanzata e quarta generazione. Già oggi potrebbe tenersi un consiglio di amministrazione della società guidata da Stefano Buono, l’ad della startup dell’energia nucleare che produce piccoli reattori modulari ultra-compatti di nuova generazione, pensati per essere prodotti in serie e trasportati.


L’operazione allo studio prevedrebbe l’ingresso in Newcleo entro la primavera di una a più società finanziare e industriali controllate dallo Stato, che avrebbe alla fine il 10% circa del capitale dell’impresa. La prospettiva poi è quella di attrarre nella società anche altri investitori. Si consoliderebbe cosi una delle strade per riportare in Italia la produzione e l’uso dell’energia nucleare.


Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, hanno avuto un colloquio proprio sul nucleare e il ruolo di Newcleo: “Piena convergenza sull’interesse strategico del governo affinché l’Italia partecipi attivamente alla realizzazione di tecnologie innovative nel settore, con una particolare attenzione ai progetti promossi da Newcleo, realtà italiana leader nella progettazione di reattori di terza generazione avanzata e quarta generazione”. Lo scopo dei due ministri è il rafforzo della filiera, all’interno di un nuovo quadro normativo già proposto e in discussione, con ”l’obiettivo di valorizzare le competenze già esistenti e creare nuove opportunità industriali e occupazionali a vantaggio del sistema produttivo italiano”.
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