Lo Stato contro la ’ndrangheta: meno arresti ma più confische
Un’organizzazione «proteiforme», che si distingue per «la pervicace vocazione affaristico-imprenditoriale e il ruolo di protagonista di rilievo nel narcotraffico internazionale», manifestando «una versatilità tattica straordinaria» che «le consente di adattarsi ai molteplici contesti in cui opera». È la fotografia della ’ndrangheta scattata dalla relazione sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata per l’anno 2024, depositata in Parlamento nei giorni scorsi dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che mette a referto dati significativi: meno operazioni di polizia giudiziaria, un calo nei sequestri dei beni ma un aumento delle confische definitive, strumento essenziale dello Stato nelle strategie di contrasto.
L’articolo completo è disponibile sull’edizione cartacea e digitale
Source link




