Piemonte

“Lo sport da attività a identità” – Torino Oggi


Lo sport entra a gamba tesa nel Politecnico di Torino grazie al nuovo programma di Campus sportivo. L’ateneo ha presentato il progetto “PoliTo Sporty Campus” come una rivoluzione dei programmi sportivi e in generale del peso dello sport nell’università, cambiando completamente e aumentando il focus sull’attività fisica.

A chi si rivolge e gli obiettivi

Si rivolge sia agli atleti professionisti, che vedranno un potenziamento del programma Dual Career, pensato per gestire al meglio la carriera con lo studio universitario grazie all’introduzione di un referente per ogni corso di laurea, sia l’approfondimento di temi sportivi in ogni campo. “Sport Minor” prevede infatti un percorso di studi aggiuntivo e facoltativo, complementare al percorso  principale, che consente agli studenti di approfondire un’area di interesse  specifico a tema sportivo.

L’obiettivo è anche migliorare e trovare nuovi spazi per fare sport, collaborando con Cus Torino, implementando strutture all’avanguardia e impianti di eccellenza. L’attrazione di studenti-atleti internazionali passa sia dai programmi di Dual career e dalle borse di studio che dall’offerta sportiva e dalla competitività delle squadre di ateneo.

Il cambio di approccio è stato spiegato bene dal vicerettore Stefano Sacchi: “Lo sport da attività diventa identità. Il nostro obiettivo è quello di diventare un Ateneo sportivo riconosciuto e riconoscibile, ma anche una vera e propria scuola di tecnologia per lo sport, punto di riferimento per le esigenze tecnologiche di tutti gli attori che operano nel settore“.

Collaborazioni internazionali 

Il Politecnico inoltre si avvarrà di collaborazioni internazionali per investire in innovazione e ricerca d’avanguardia. La prima collaborazione già avviata è stata l’adesione allo “Sport  Hub”, iniziativa che vede l’Ateneo partner di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Intesa  Sanpaolo in un ecosistema pubblico privato, finalizzato a promuovere lo sport come leva  di inclusione, rinascita personale e partecipazione attiva. Primo progetto dell’Hub, lo studio di un sistema di classificazione evidence-based nel Para Standing Tennis (Pst).

In collaborazione con la “Fondazione Matilde Lorenzi” e l’Alta Scuola Politecnica, invece, è  stato avviato un progetto che coinvolge studenti del Politecnico di Torino e del Politecnico  di Milano per ridurre gli incidenti sulle piste da sci durante le sessioni di allenamento agonistico, attraverso la realizzazione di una mappa dinamica del rischio basata su modelli che integrano il comportamento dell’atleta in movimento, la morfologia del terreno e le caratteristiche del manto nevoso. “Come fondazione – ha commentato il papà di Matilde Lorenzi, Adolfo – uno dei nostri target è fare capire ai giovani che si può fare sport e scuola insieme“.

“Un nuovo percorso”

Oggi – ha dichiarato il rettore Stefano Corgnati inizia un percorso che avevo sognato all’inizio del mio mandato: come rafforzare l’impianto sportivo del Politecnico di Torino. Il Politecnico ha sempre sperimentato e oggi dobbiamo sperimentare un nuovo modello di Università italiana. Lo sport rappresenta per il Politecnico un fondamentale pilastro su cui basare il futuro dell’Ateneo, integrando competenze e alta formazione, con un approccio che mette al centro il benessere fisico e psicologico di tutti i soggetti che appartengono alla nostra comunità, dagli studenti alla componente accademica e tecnico-amministrativa. Partiamo dall’attrazione di talenti sportivi che possano diventare nostri studenti attraverso il dual carrier e dai nuovi percorsi formativi per specialisti in tecnologie, ingegnerie e architetture per lo sport per arrivare al nuovo centro interdipartimentale per la ricerca e l’innovazione tecnologica e all’incubatore di start up nel mondo dello sport“.

Lo sport è un’esperienza totalizzante che può investire ogni aspetto della vita – ha dichiarato l’assessore allo Sport, Mimmo Carretta – A Torino ci sono 360 mila abitanti che fanno sport, se aggiungiamo i nonni che accompagnano i nipoti e le scelte della famiglia, si capisce quanto sia totalizzante un’esperienza del genere. Quindi necessita di luoghi, per questo in occasione del piano regolatore abbiamo presentato uno sport plan che non è solo una mappa con gli impianti“.

“Università e Politecnico sono blasonate – ha detto il presidente del Cus Torino, Riccardo D’Elicio – e dobbiamo insistere sui servizi che dà Torino, che è una città vivibile. Torino non è una città facile per uno straniero, le comunità non si parlano tra loro ma abbiamo scoperto che lo sport può unirli. Torino diventerà una città internazionale grazie al sistema universitario, dobbiamo creare le condizioni perché gli studenti rimangano grazie ai servizi“.

Lo sport rappresenta uno dei pilastri fondamentali della crescita personale e del senso di comunità. Insegna valori importanti come l’educazione, l’inclusione, il rispetto e la collettività. Per questo l’impegno del Politecnico di Torino nell’affiancare l’impegno universitario con l’attività sportiva è estremamente prezioso – ha affermato l’assessore regionale allo Sport e alle Politiche giovanili Marina Chiarelli – Il Politecnico vuole posizionarsi come primo ateneo sportivo d’Italia. Un obiettivo ambizioso, che rappresenterebbe un’ulteriore occasione di sviluppo per il territorio. Come Regione Piemonte continueremo a sostenere con convinzione la promozione dello sport e a finanziare gli interventi sull’impiantistica sportiva“.

I messaggi dei campioni dello sport

Per l’iniziativa testimonial sportivi di eccezione hanno mandato videomessaggi di supporto: Giorgio Chiellini, Tathiana Garbin, Filippo Volandri, Federica Brignone, Yury Chechi e Massimiliano Rosolino, che avrebbe dovuto essere presente ma all’ultimo non ha potuto partecipare. A presentare l’iniziativa anche l’ex tennista Diego Nargiso, che ricopre il ruolo di Senior Sport Manager del Politecnico.




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