Living Room: Un tripudio Idm che accarezza più che afferrare :: Le Recensioni di OndaRock
Nata tra le finezze wonky-techno degli Zenker Brothers, Ilian Tape è presto divenuta la label di riferimento per chi si nutre di freschezze club. Le incursioni nei territori confinanti sono il marchio di fabbrica del catalogo: ritmi storti e Idm trasognante contrapposti a breakbeat muscolare, tra attitudini warehouse e una naturale inclinazione a sfiorare emozioni intime. Il torinese Andrea è uno dei pilastri della Ilian, dato che tutte le sue uscite, siano esse Ep o album, sono state rilasciate dai fratelli Marco e Dario Zenker, promotori di una dance-music svincolata e senza rigide definizioni.
Forse, il nostro riesce a dare il meglio di sé sull’extended play: il formato per antonomasia della pista da ballo. “Living Room” è il suo terzo full-length e non dispiace, ma neppure rapisce. Non vi è una virgola fuori posto, ed è bene precisarlo: quello di Andrea è un lavoro levigato ed elegante. La capacità del producer di incastrare armonie gentili con intricati ritmi intelligent-breakbeat è all’occhio di tutti. E non mancano gli episodi pienamente riusciti, come “Night Room”, una sinestesia strumentale di arpeggi sintetici che rincorrono onde quadre à-la µ-Ziq e breaks da Squarepusher, o la successiva “Testify”, una versione skater-breaks del formulario di Skee Mask a cui l’italiano si rifà. “Streamline” lascia intuire che il disco cresca nel tempo, ma forse pecca di quella coesione sonora tanto cara alle altre uscite della label.
Ed è un po’ questo il punto dolente dell’opera: un intreccio di trame ben definito, che accompagna le nostre orecchie per quasi un’ora, ma che fatica e insinuarsi sotto pelle, proprio come i precedenti “Ritorno” del 2020 e “Due In Color” del 2023. L’attitudine al dettaglio è minuziosa, ed è apprezzabile l’accostamento a temi sfumati, inafferrabili. Ma forse lo sono anche troppo, al punto da non riuscire a coinvolgere. Forse è proprio questo, in fondo, l’intento del disco: accompagnare con un sorriso il nostro pomeriggio di quiete. E in quel caso, lo scopo è più che riuscito. Anche se una scintilla in più non avrebbe guastato.
13/07/2025