L’iter per i fondi alla dermatite bovina in stallo: si slitta a dopo Ferragosto
Il percorso per l’assegnazione di 12,8 milioni di euro agli allevatori sardi colpiti dalla dermatite bovina ha subito un rallentamento. La cosiddetta “leggina” che avrebbe dovuto sbloccare questi fondi è stata rimandata a dopo Ferragosto a causa delle tensioni in Aula e della decisione dell’opposizione di prendersi i dieci giorni a disposizione per la relazione di minoranza.
Nonostante l’approvazione del testo in commissione con i soli voti della maggioranza, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, ha annunciato l’intenzione del suo schieramento di non accorciare i tempi previsti per l’esame del provvedimento. “Avevamo dato la nostra disponibilità per elaborare un testo unificato”, ha spiegato Truzzu, “ma non è stato accolto nulla di quanto da noi proposto”. L’opposizione sostiene infatti che il testo attuale sia inadeguato e che, se approvato, potrebbe causare danni anziché benefici agli allevatori. Tra le proposte non accolte, lo spostamento di 30 milioni di euro, inizialmente destinati allo sviluppo aeroportuale, per far fronte all’emergenza nel settore agricolo.
La “leggina” prevede che i 12,8 milioni di euro siano gestiti dall’Agenzia Laore. Di questi, 2,5 milioni sarebbero destinati a un aiuto “una tantum” per la ripresa produttiva delle aziende colpite, mentre la restante parte coprirebbe “tutte le possibili voci di danno” subite dagli allevatori. A seguito del rinvio, l’Aula ha ripreso la discussione generale sul disegno di legge di assestamento del bilancio.
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