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L’Italia della pallamano è tornata: contro la Tunisia una vittoria mondiale attesa 28 anni

C’è un’Italia che segna anche con le mani. Ventotto anni dopo l’ultima partecipazione, gli azzurri vincono la partita d’esordio ai Mondiali di pallamano, battendo la Tunisia col punteggio di 32-25. Una seria ipoteca sul passaggio del turno, verso il main round (il girone principale), dove accedono le prime tre migliori di ogni gruppo.

Davide Bulzamini festeggia una sua rete

Davide Bulzamini festeggia una sua rete 

La cronaca della partita, gli azzurri trascinati da Bulzamini e Prantner

A Herning (Danimarca), dopo un inizio timido la squadra del tecnico Riccardo Trillini ritrova la bussola, staccando gli avversari dalla metà del primo tempo (17-11). La reazione della Tunisia, risalita a -4, viene subito arginata dagli azzurri, che amministrano il margine di sicurezza per assicurarsi la vittoria. Decisivo, in avvio di partita, il cambio difensivo con Davide Bulzamini a prendersi cura del pivot avversario. L’esplosività di Leo Prantner e la prontezza di Domenico Ebner tra i pali completano il quadro di Trillini, entusiasta per la prestazione: “Sono orgoglioso di questa nazionale e di questo esordio. Non solo abbiamo vinto una partita ai Mondiali ma lo abbiamo fatto giocando benissimo. Non c’è mai stata discussione sul risultato, i ragazzi si sono esaltati, hanno tenuto fede al piano gara e sono stati strepitosi”.

Gli azzurri festeggiano la vittoria sulla Tunisia

Gli azzurri festeggiano la vittoria sulla Tunisia 

Mondiali pallamano, la formula del torneo e le avversarie dell’Italia

Trentadue le squadre impegnate nel torneo organizzato tra Croazia, Norvegia e Danimarca, per un totale di otto gironi da quattro team ciascuno. L’Italia si trova nel Gruppo B contro Danimarca, Algeria e Tunisia. I padroni di casa, vincitori delle ultime tre edizioni, ai Mondiali sono imbattuti da 28 partite. Difficile quindi che gli azzurri possano sconvolgere le certezze danesi, mentre la sfida con l’Algeria, in programma giovedì 16 gennaio, lascia spazio a speranze più concrete. Se l’Italia riuscisse a superare il Girone B, nel main round affronterebbe tre delle quattro formazioni del Girone A, composto da Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Svizzera. Dal main round usciranno poi le otto squadre impegnate ai quarti di finale.

Il ct azzurro Riccardo Trillini

Il ct azzurro Riccardo Trillini 

Pallamano, la storia dello sport sbarcato sulla Luna

Uno sport da astronauti. L’inizio dei Mondiali fornisce l’assist per ripercorrere la storia della pallamano, nell’antichità usata dai legionari romani per allenarsi. I benefici della sua pratica attraversano la storia fino ai giorni nostri. Ne sanno qualcosa i protagonisti delle missioni lunari della Nasa: Thomas Stafford e John Young (Apollo 10) e Michael Collins (Apollo 11) erano grandi giocatori di pallamano, tanto che in un articolo di giornale dell’estate del 1969 si legge: “Quando gli americani inizieranno a fare sport sulla Luna, sceglieranno sicuramente la pallamano”.

Pallamano in Italia, un movimento in crescita

La storica qualificazione mondiale dello scorso maggio rilancia la passione per lo sport anche in Italia, orfana dei mondiali dal 1997, dove chiude diciottesima su ventiquattro squadre. Dopo “aver perso il treno negli anni 90” – come ricordava lo stesso Trillini in una vecchia intervista sulle cause del declino – qualcosa sembra cambiato. A partire dall’attenzione mediatica per la pallamano, come testimoniato dall’interesse di Sky per le partite della nazionale, trasmesse in chiaro anche su YouTube. Una svolta culturale accompagnata da investimenti concreti a livello infrastrutturale, con la creazione nel 2021 della Casa della pallamano, il centro federale di Chieti, in Abruzzo, dove possono allenarsi tutte le nazionali azzurre. A seguire il lancio del Campus Italia, una squadra formata solo da ragazzi italiani under 19, attualmente impegnata nella Serie A Silver. A livello numerico, gli ultimi dati sui tesserati risalgono alla stagione 2021/22, quando la Federazione Italiana Giuoco Handball contava 11 mila atleti. Una cifra destinata a crescere sull’onda del successo azzurro in Danimarca.


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