Liste d’attesa Veneto, Brescacin contro Boron: ‘Attacco strumentale’

Non si è fatta attendere la risposta della consigliera Sonia Brescacin (Lega-Liga Veneta), presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale del Veneto, alle parole del consigliere del Gruppo Misto Fabrizio Boron in merito alle liste d’attesa e ai disagi dei pazienti. La consigliera Lega-LV ha infatti difeso i risultati ottenuti dalla sanità veneta, accusando Boron di attacchi strumentali: “È disarmante – ha esordito – vedere un ex presidente della Commissione consiliare sanità, oggi consigliere, scagliarsi contro la Regione che ha rappresentato e che, numeri alla mano, è tra le più virtuose d’Italia nella gestione delle liste d’attesa”.
Quanto ai dati, Brescacin precisa che i flussi delle prestazioni sono regolarmente trasmessi al Ministero della Salute e analizzati e confrontati a livello nazionale: “Dai numeri emerge un dato chiaro: il Veneto è tra le regioni che più efficacemente sta affrontando il tema delle liste d’attesa. Questo non significa che tutto sia perfetto, ma che si sta lavorando seriamente e con metodo, rafforzando i servizi, introducendo strumenti innovativi e aumentando l’offerta di prestazioni”.
Secondo la presidente della Commissione sanità quanto affermato da Boron non tiene conto del grande lavoro quotidiano di medici, infermieri e personale sanitario: “Anche per rispetto verso questi professionisti – afferma – sarebbe auspicabile una nota di plauso, e non un attacco gratuito”.
Quanto ai dati diffusi dal presidente Zaia e dall’assessore alla Sanità Lanzarin, sono numeri che certificano la riduzione delle liste d’attesa, frutto di un piano straordinario e di uno sforzo enorme da parte del sistema sanitario veneto: “Le prestazioni da erogare entro 10 giorni – ribadisce Brescacin – sono state azzerate. Quelle da eseguire entro 30 giorni sono scese da 82.211 a 10.814 (−87%), mentre le prestazioni entro 60 giorni si sono ridotte da 74.489 a 17.381 (−77%). Tutto questo grazie a una cabina di regìa costante, l’impiego di 74 milioni di euro interamente spesi tra 2023 e 2024, il reclutamento di 130 medici e un lavoro quotidiano di coordinamento tecnico”. Numeri che devono e possono migliorare, ma l’esponente Lega-LV sottolinea come il Veneto sia l’unica Regione che da anni ha scelto di dimezzare i limiti nazionali sui tempi d’attesa, puntando su standard molto più rigidi.
“In tutto questo percorso – conclude Brescacin – non risultano agli atti iniziative significative promosse da Boron durante il suo mandato da presidente della Commissione. E questo rende ancora più evidente la natura strumentale di un attacco che appare figlio solo della ricerca di consensi.”.
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