Liste d’attesa: in azienda Potenza 65% visite in 60 giorni – Basilicata
Dg dell’Aor S. Carlo spera, audito in Regione anche su personale
(ANSA) – POTENZA, 30 MAR – “Al 28 febbraio 2023, il 65 per
cento delle prestazioni sono erogate entro i 60 giorni, un 15
per cento entro i 90 giorni”: è quanto è emerso dall’audizione
del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di
Potenza, Giuseppe Spera in quarta commissione regionale, sui
tempi di attesa per le visite mediche.
“Abbiamo ripensato il sistema delle liste d’attesa – ha
aggiunto – utilizzando tutti i presidi che abbiamo a
disposizione sul territorio. Stiamo lavorando per rendere
visibile a chiunque, sul sito, quale è la prima data utile e
quale è il presidio disponibile. Tra le criticità evidenti c’è
quella legata alle prestazioni dell’oculistica per rinnovo
patente. Già oggi abbiamo 89 medici che fanno solo attività
ambulatoriale, il 27 per cento di tutti i medici”.
Spera ha anche risposto alle richieste della commissione,
presieduta dalla consigliera Dina Sileo, sulle strategie che il
management aziendale intende attuare per il reclutamento del
personale. “Abbiamo provato a mettere a sistema – ha detto – le
strutture ospedaliere trasferite a noi con l’organizzazione
della sanità sul territorio: è stata attivata chirurgia
pediatrica a Villa d’Agri e si è ripresa l’attività di ricovero.
A Villa d’Agri e Lagonegro abbiamo attivato la struttura
oncologica. Abbiamo riattivato il settore otorino sul presidio
di Melfi dove abbiamo spinto anche su chirurgia e ulteriore
personale a Villa d’Agri. Per quanto riguarda oculistica abbiamo
riattivato il day hospital della cataratta a Villa d’Agri, ed è
in corso un concorso per medico oculista per espandere
l’attività e portarla su altri presidi”.
“La carenza principale – ha concluso – riguarda gli Oss e
gli infermieri spesso sono aggravati di compiti che non sono
propri. Lo scorso anno abbiamo avuto un incremento di personale
pari a 90. Abbiamo attuato l’indirizzo regionale di coprire il
fabbisogno per il 50 per cento attraverso concorsi unici e
l’altro su mobilità o stabilizzazioni”. (ANSA).
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