Liste d’attesa, Cimo: «Caparre sulle prenotazioni». Cisl: «Ok a specialisti interni»

Dopo numerosi rinvii, in Umbria si è finalmente svolto l’incontro sul nuovo Piano sanitario regionale, con la partecipazione anche del sindacato Cimo Umbria. La direttrice regionale Daniela Donetti ha illustrato i punti principali del piano, che in parte coincidono con le richieste storiche del sindacato, come la razionalizzazione delle risorse e la definizione di una mission specifica per ogni ospedale. Tuttavia, Cimo Umbria esprime cautela e dubbi sulla reale capacità politica di attuare il piano, ricordando che dal 2009 sono state presentate diverse bozze mai messe in pratica. Tra le criticità più urgenti rimangono le liste d’attesa, che nonostante l’impegno dei medici continuano a rappresentare un’emergenza. Il sindacato denuncia l’inefficacia della prassi dell’overbooking, che genera disagi e tensioni, e propone soluzioni come penali per le disdette tardive o caparre simboliche per le prenotazioni. Cimo Umbria si dichiara inoltre disponibile a eventuali controlli esterni per garantire trasparenza e tutela dei medici.

Parallelamente, la Cisl Medici Umbria, insieme ad altri sindacati di categoria, ha sottoscritto un’intesa con la Regione per il governo delle liste d’attesa e l’appropriatezza delle cure nella medicina specialistica ambulatoriale. L’accordo, recepito dalla Giunta regionale, punta a ridurre i tempi di attesa e a migliorare l’efficienza del sistema attraverso la valorizzazione del ruolo degli specialisti interni, la promozione di prestazioni di particolare interesse, l’organizzazione di agende dedicate e l’uso della telemedicina. Previsti anche programmi di formazione continua e un sistema di monitoraggio con indicatori di performance per garantire trasparenza e interventi correttivi. La Cisl Medici Umbria ha espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando l’importanza di questo passo per migliorare l’accesso alle cure e rafforzare il sistema sanitario territoriale a beneficio dei cittadini umbri.