Umbria

Liste d’attesa, 87.557 prestazioni da recuperare. Prima riunone per l’osservatorio regionale sulla sanità umbra


Nel periodo dicembre 2024 – aprile 2025 si è registrato un aumento di 36.328 prenotazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le prestazioni da recuperare al 1° gennaio 2025 ammontavano a 71.237, un incremento significativo rispetto alle 45.931 registrate al 1° gennaio 2024.

A fronte di questo aumento della domanda, il sistema pubblico ha reagito incrementando la produttività di oltre 26.000 prestazioni. Tuttavia, i fondi statali aggiuntivi, previsti per l’acquisto di prestazioni dal privato convenzionato (oltre 36.000 prestazioni finanziate con 7 milioni di euro nel 2024), non sono stati ancora erogati nel 2025, a causa di una revisione della disponibilità finanziaria da parte del Governo.

Il numero complessivo di prestazioni da trattare (PdT) al 3 giugno 2025 è pari a 87.557, un dato che risente direttamente dell’incremento della domanda, nonostante gli sforzi del settore pubblico.Si è svolta presso la sede della Regione Umbria la prima riunione dell’Osservatorio regionale per i tempi d’attesa, istituito con la delibera di Giunta n. 532 del 4 giugno 2025. Un organismo strategico fortemente voluto dall’amministrazione regionale guidata dalla Presidente Stefania Proietti, che mira a potenziare l’efficacia e la trasparenza nella gestione delle liste d’attesa nel sistema sanitario umbro.

Per affrontare questa situazione è stato creato un osservatorio con funzioni di centro di studio, analisi e confronto permanente tra esperti, operatori sanitari e rappresentanti delle parti sociali. L’obiettivo è duplice: da un lato, raccogliere e analizzare in modo sistematico i dati relativi ai tempi d’attesa, dall’altro creare uno spazio collaborativo per promuovere soluzioni condivise e mirate. Il lavoro dell’Osservatorio sarà accessibile pubblicamente, garantendo piena trasparenza verso i cittadini.

Una risposta concreta alle criticità del sistema

Presieduto dalla Direttrice regionale Salute e Welfare, Daniela Donetti, l’Osservatorio “rappresenta un passo fondamentale nella riorganizzazione del nostro Sistema sanitario regionale – ha detto la presidente Proietti – Vogliamo affrontare con serietà e trasparenza il problema delle liste d’attesa, recuperare la fiducia dei cittadini e attuare tutte le riforme necessarie per una sanità pubblica più efficiente e vicina alle persone”.

Durante la riunione inaugurale, è stata sottolineata da tutti i partecipanti l’importanza dell’iniziativa, in particolare dalle organizzazioni sindacali che da tempo chiedevano un intervento strutturato su questo fronte. Al centro del dibattito, l’esigenza di agire non solo sull’aumento dell’offerta, ma anche sulla domanda, migliorando l’appropriatezza delle prescrizioni e l’organizzazione dei percorsi di cura attraverso la definizione e il rafforzamento dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) e delle reti cliniche.

Un piano operativo ambizioso

La direttrice Donetti ha tracciato la rotta operativa dell’Osservatorio, che prevederà alla stesura di un regolamento interno per disciplinarne il funzionamento; ad organizzare incontri bimestrali in presenza con obiettivi chiari e ordini del giorno definiti; creare di gruppi di lavoro tematici; elaborare una strategia comunicativa efficace rivolta a cittadini, medici di base, specialisti e operatori sanitari del Servizio sanitario regionale.

Una composizione rappresentativa

L’Osservatorio è composto da una rappresentanza ampia e articolata: Ruas regionale, Rua delle Aziende sanitarie, direttori sanitari aziendali, dirigenti del SSR, segretari regionali delle sigle sindacali del settore sanitario e della medicina convenzionata, associazioni di pensionati e di tutela dei diritti dei cittadini. Le attività dell’organismo sono svolte a titolo gratuito, con la possibilità di coinvolgere ulteriori soggetti esterni in funzione dei temi trattati. L’Osservatorio, inoltre, è parte integrante del nuovo Piano Sanitario e Sociale Regionale attualmente in fase di elaborazione.

Verso una sanità di prossimità e presa in carico

Alla luce di questi dati, emerge l’urgenza di un cambio di paradigma: non più una sanità prestazionale e frammentata, ma un sistema orientato alla presa in carico dei pazienti all’interno di percorsi dedicati, nel rispetto del principio di prossimità. Il lavoro dell’Osservatorio sarà quindi cruciale per sostenere questa transizione, rafforzando la qualità delle cure e riducendo le diseguaglianze nell’accesso ai servizi.

L’Umbria compie così un passo deciso verso una sanità più equa, efficiente e centrata sulla persona.


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