L’Isre celebra “Sa Die de Sa Sardigna” con un premio a 4 depositari della tradizione
NUORO – Quattro riconoscimenti ad altrettante personalità per l’attività di promozione della cultura sarda. Li ha consegnati questa mattina l’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico), nella ricorrenza di “Sa die de sa Sardigna”, giornata che ricorda la cacciata dei piemontesi dall’Isola, nel 1794.
I PREMIATI – In ordine di presentazione i riconoscimenti sono andati ai cantanti in lingua sarda Giovanni e Anna Maria Puggioni (il “Duo Puggioni”), alla scrittrice Dolores Turchi, e alla cantante Maria Teresa Pirrigheddu, premiati con un’opera dell’oranese Roberto Ziranu. La cerimonia si è svoltata alla presenza di un folto pubblico nell’auditorium “Lilliu” del Museo del Costume. In platea anche i sindaci di Oliena e Berchidda, rispettivamente Bastiano Congiu e Andrea Nieddu, in rappresentanza dei paesi di origine di Dolores Turchi e dei fratelli Puggioni. Con loro Lorenzo Pinna, il primo cittadino di Riola Sardo, che alla ricercatrice barbaricina ha conferito la cittadinanza onoraria.
L’EVENTO – Nell’introdurre l’evento, il presidente dell’ISRE, Stefano Lavra, ha parlato di «Quattro personalità straordinarie che, con forza, genuinità e purezza di spirito hanno promosso la musica delle parole». Poi la presentazione individuale, su vita e opere, da parte del presentatore Giuliano Marongiu (per il “Duo Puggioni”), della giornalista Lucia Becchere (per Dolores Turchi) e di Giacomo Serreli, giornalista e conduttore televisivo, che ha parlato di Maria Teresa Pirrigheddu.
La mattinata è stata allietata dalle esibizioni del coro “Sòtziu Tenore Nugoresu” di Nuoro, dal “Coro Gabriel” di Tempio, e di Maria Luisa Congiu, cantante folk originaria di Oliena. Per quanto riguarda i fratelli Puggioni, non ha potuto partecipare alla premiazione Giovanni, bloccato da tempo da problemi di salute. A ritirarne il premio la figlia Sara. All’interno dell’evento celebrativo anche la mostra “I 12 graffi” di Ziranu, che si può visitare da oggi nelle sale del Museo del Costume, in via Mereu.
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