L’isola dei pirati è di scena al teatro Rossetti

Prosegue la navigazione nel vasto oceano della narrazione fantastica con i «Giovedì Rossettiani», promossi dal «Centro europeo di studi rossettiani». In linea con gli altri appuntamenti, L’isola dei Pirati, di scena al teatro Rossetti il 22 maggio alle ore 10.30, offre un’avventura tra cappa e spada attraverso i cliché della pirateria di fine Settecento. Ma, soprattutto, propone un’ulteriore riflessione sulla straordinaria capacità affabulatoria che il teatro di figura è in grado di esprimere nello sviluppo di una storia.

In questa messinscena, attori e pupazzi partecipano attivamente all’evoluzione del racconto, sempre alla ricerca di un delicato equilibrio d’uso – e quindi di relazione – tra ciò che è reale, ovvero l’attore, e ciò che reale non è: la figura. Sagome e pupazzi non diventano mai meri espedienti estetici, ma si rivelano strumenti sorprendenti, capaci di guidare lo spettatore verso una “volontaria sospensione dell’incredulità”.

La trama

Nel tranquillo porticciolo di Sollenswith le giornate scorrevano senza scosse, finché un giorno il giovane Rick trovò sulla spiaggia della baia delle Balene una bottiglia contenente una mappa: la mappa di un tesoro nascosto. Da quell’istante, la sua vita cambiò radicalmente. Rick cercò in ogni modo di convincere gli abitanti del borgo di pescatori a imbarcarsi in quella che prometteva di essere la più grande avventura della sua esistenza.

Occorreva però una nave adatta a solcare gli oceani e, soprattutto, un equipaggio esperto. Nonostante le numerose difficoltà, il ragazzo – con l’aiuto del nonno Ralf e dei suoi allegri compagni – riuscirà nell’impresa: salpare verso i mari dei Caraibi alla ricerca del misterioso tesoro. Tra colpi di scena, tempeste, momenti di calma piatta e terribili pirati, quella comitiva tenace e affiatata approderà infine su un’isola senza nome, l’isola di Barba Blu, un luogo che non compare su nessuna carta nautica.