Lisa White: «Dal luminous blue alla gioia quotidiana, ecco com’è il design che ci aspetta»
Non importa che si tratti di un film storico o di uno pieno di inimmaginabili oggetti del futuro: quando guardiamo su uno schermo una quotidianità diversa da quella del periodo in cui viviamo, proviamo spesso sensazioni strane. Non serve andare molto indietro nel tempo: per chi non li ha vissuti, basta un film degli anni ’60 per far sorgere tanti punti di domanda sul modo in cui vestivamo, abitavamo gli spazi e utilizzavamo certi oggetti. Trascorre il tempo e cambiano le culture, ovvio, ma un ruolo cruciale in queste evoluzioni è giocato da chi i cambiamenti li progetta, da chi si occupa di quel vasto settore che è il design.
E mentre ciò che appartiene al passato possiamo guardarlo agevolmente su uno schermo o sul web, più difficile è sbirciare in ciò che sarà in futuro. Eppure, quando si parla di design, qualcuno lo sa fare meglio di altri; è il caso di Lisa White, che dirige il settore che si occupa delle previsioni strategiche della società WGSN e alla Triennale di Milano è stata fra i protagonisti dell’edizione 2025 di Next Design Perspectives, l’evento di Altagamma che, come spiega la stessa direttrice Stefania Lazzaroni, intende «investigare le trasformazioni di interesse per quelle imprese culturali e creative tese a intercettare i cambiamenti, sociali e culturali, che poi guidano le innovazioni di prodotto e di branding».
Proprio di queste trasformazioni e innovazioni, noi abbiamo parlato con Lisa White.
L’intervista a Lisa White
Quando parliamo di trend, dobbiamo sempre immaginarci tendenze che interessano il mondo intero oppure ci sono ancora culture che sfuggono a certi meccanismi?
«Le tendenze sono sia globali che locali. Nella nostra società, per esempio, analizziamo sia le macro che le micro tendenze – dalle previsioni a dieci anni fino alle tendenze di TikTok – da una prospettiva globale, che produce però anche risonanze a livello locale».
Ci può fare un esempio molto pratico che attraversa i vari settori della progettazione?
«Se guardiamo in senso ampio al colore, grazie ai nostri esperti e a strumenti di analisi basati sull’IA siamo in grado di definire cinque colori chiave per una stagione specifica che avranno risonanza globale, ma anche di individuare quali siano i colori regionali aggiuntivi che i consumatori in Europa, Nord e Sud America, Asia, Cina e India troveranno particolarmente interessanti».
Ecco, se restiamo nel campo dei colori, nel prossimo futuro quali saranno quelli di tendenza?
«Prevediamo che nel 2027 il luminous blue sarà un colore chiave in tutte le aree, dall’architettura alla moda, al design e alla bellezza. Quando abbiamo previsto i colori chiave europei per l’autunno/inverno 2027/2028, abbiamo riscontrato poi che il melanzana in alcune aree sarà un’alternativa al nero. Lo abbiamo già visto emergere in collezioni di moda innovative come quelle di Maison Margiela e in prodotti tecnologici come le cuffie di Bowers & Wilkins».
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