Liquami in mare, divieto di balneazione a Manfredonia
Bagni in mare vietati a Manfredonia. Con ordinanza sindacale emessa nel pomeriggio del 10 luglio, il comune di Manfredonia (Foggia) ha disposto un divieto temporaneo di balneazione nel tratto di costa compreso fra “Spiaggia Castello” e località “Acqua di Cristo”. Il provvedimento è stato adottato – si legge – al fine di tutelare la salute pubblica, sulla base delle risultanze trasmesse da Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) Puglia e sulle indicazioni pervenute dal servizio igiene e sanità pubblica – Asl Foggia e in ottemperanza alle normative vigenti.
Già l’8 luglio il divieto di balneazione era scattato per il litorale di Siponto, (tra il porto turistico fino al torrente Candelaro) alle porte di Manfredonia, a seguito della rottura di un tronco fognario, avvenuta sabato 5 luglio che ha determinato la fuoriuscita di liquami sversati in mare. “Le autorità – fa sapere il sindaco Domenico La Marca – stanno monitorando costantemente l’evolversi della situazione. Il Comune ha chiesto e ottenuto il proseguimento del campionamento delle acque (a cadenza giornaliera) al fine di verificare quanto prima le condizioni necessarie per il ripristino della balneabilità e il ritorno alla normalità. Una situazione che arriva in piena stagione turistica e balneare con i titolari degli stabilimenti balneari ormai sul piede di guerra. “Ricadute economiche gravissime. Alle 7 di questa mattina abbiamo avuto altre disdette – riferisce uno dei titolari di uno stabilimento balneare di Siponto. Il registratore di cassa è fermo. Sono cinque anni che a luglio si verificano situazioni simili. Non possiamo andare avanti così. Anche perché quest’anno siamo davvero allo sfascio”.