Cultura

L’inizio di un viaggio verso l’espressione di sé stessi

Il mio viaggio emotivo e musicale: dalla timidezza alla libertà espressiva attraverso la musica, la chitarra e la composizione.

Condividere la mia passione per la musica è sempre stata una grande gioia per me, per cui sono davvero contenta e onorata di poter curare questa rubrica su un tema che mi sta molto a cuore:

“Scrivere Musica ed esprimere la propria voce attraverso essa”

In questa prima parte della rubrica, vorrei portarvi con me in un viaggio. Ripercorreremo i punti salienti della mia storia, tra sfide, gioie, cadute e risalite, sino ad arrivare a comprendere come la musica sia diventata per me il mezzo espressivo più significativo, la mia compagna di vita, e come lo sia tutt’oggi.
Quindi, iniziamo facendo un tuffo nei miei primi anni.

Il mio viaggio con la musica è iniziato circa 14 anni fa, quando imbracciai per la prima volta una chitarra classica e nacque subito quella curiosità e quel desiderio di imparare a suonare. Ho iniziato a muovere i primi passi, ed era tutto un mondo nuovo, tutto da scoprire!

Dai polpastrelli doloranti, al capire come muovere le dita e suonare le prime melodie… sino ad arrivare alla scoperta della chitarra elettrica, dove nacque l’amore anche per questo strumento.
Cito anche il mio primissimo insegnante di chitarra, Massimiliano Barone, che sin da subito mi trasmise la sua passione per la musica, facendomi conoscere nuova musica e con grande entusiasmo era sempre lì a supportarmi in questo percorso. 

La chiave del desiderio di comporre

Il primo passo è stato l’ascolto dei miei gruppi preferiti, e le emozioni che mi suscitavano sono diventate la colonna sonora delle mie giornate. Passando tra gruppi Hard Rock e Metal come i Metallica, Dream Theater all’ascolto di altri generi come le colonne sonore dei film e videogames che amavo. 
Mi hanno segnata durante l’adolescenza e ispirata a formare la mia prima band, iniziare nuove esperienze. 

Ma oltre all’ascolto e l’ispirazione dei miei idoli, il desiderio di scrivere musica e riuscire ad esprimere davvero le mie emozioni penso abbia avuto radici ancora più profonde. 

Da ragazza timidissima, ho sofferto tanto la solitudine, o semplicemente la paura di aprirmi al prossimo. Ricordo di aver avuto tante volte quella sensazione e quel bisogno interiore di far venir fuori la mia voce, di potermi esprimere davvero.
In tutti quei momenti di solitudine, sofferenza, mi ritrovavo spesso ad ascoltare o suonare musica per ore e ore, rimanendo rapita da essa. 

La musica e suonare uno strumento mi hanno permesso di reagire a queste paure.

Ogni volta che suonavo il mio strumento, tutto il resto del mondo scompariva: tutte le preoccupazioni, insicurezze, paure. Mi sentivo libera.

La dedizione e lo studio dello strumento sono nati proprio da questo bisogno, di trovare un mezzo per esprimere la mia voce interiore, le mie emozioni.

La mia passione, in particolare per la musica Metal in quegli anni, mi ha permesso di trasferire le emozioni che provavo, quali rabbia, sofferenza, sul mio strumento.
Era la mia ancora di salvezza, anche se non ne ero pienamente consapevole. Era…

Un rifugio in cui tornare, una compagna, una ragione di vita.

Sono riuscita a superare la paura e la timidezza in tutti quei momenti in cui si suonava insieme, si faceva musica insieme in sala prove, con amici e coetanei che avevano la mia stessa passione, in cui la musica era il centro di tutto.

Sono state tante le sfide da affrontare, dal primo concerto, alla formazione di una band, al superare i miei primi scogli emotivi, per abbracciare totalmente la condivisione di musica con altri musicisti e amici.

Ed è stato proprio questo desiderio ad aiutarmi a superare questi scogli, il desiderio di fare musica insieme. Per cui spesso pensavo dentro me… non posso lasciare che questa paura mi blocchi.

Non è stato per niente semplice come potete immaginare, ci sono state tante cadute, delusioni, eppure è stato necessario abbracciare questo coraggio, per uscire fuori da me stessa, dalla mia comfort zone, pur di non rinunciare alla possibilità di suonare e quindi… anche di stare bene.

Ricordo che tante volte sentivo tutte queste paure comuni a tanti musicisti, quali l’ansia prima dell’esibizione su un palco. Come dimenticarsene! 
Riuscivo ad alleviarla nel momento in cui pensavo dentro di me… 

Devo concentrarmi sulla musica. In quel preciso istante, l’ansia si trasformava in energia. Volevo riuscire ad esprimermi con il mio strumento e riuscire a trasmettere delle emozioni a chi mi ascoltava. Il focus cambiava e la paura pian piano andava via.  

Con l’esperienza ed il tempo ho appreso sempre più che, oltre al mindset, è fondamentale una buona preparazione musicale per sconfiggere l’ansia e poter vivere al meglio queste esperienze. In questo modo sarà più semplice concentrarsi solo nel momento presente, riuscendo ad esprimere davvero noi stessi.

Spero che questa prima parte del mio viaggio possa esservi d’ispirazione, oltre a farvi conoscere un po’ più da vicino la mia storia.

Vi aspetto al prossimo appuntamento, in cui approfondiremo più nel tecnico e nello specifico come veicolare le emozioni attraverso il proprio strumento tramite improvvisazione e composizione!


La redazione di Musicoff è felice di dare il benvenuto a Noemi Terrasi, già da tempo preziosa amica e collaboratrice a vari livelli della nostra community, e che con questo articolo inaugura la sua prima rubrica sulle nostre pagine. Welcome home Noemi!




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