Società

L’ingresso dei brand di lusso nella ristorazione italiana: strategie e prospettive


Armani apre a Pechino

Il Gruppo Armani ha iniziato dall’hotellerie ma ora punta (anche) alla ristorazione con l’apertura del primo Armani/Caffè in Cina, situato all’interno del China World Shopping Mall di Pechino. Ma Re Giorgio non si ferma: dopo l’inaugurazione dell’Armani Hotel Dubai nel 2010, situato all’interno del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, il brand Armani Hotels & Resorts sarà una voce preponderante nel bilancio dello stilista. Infatti è stato annunciata una nuova apertura sia come hotel che come Armani/Caffé in uno dei più grandi e lussuosi disegni di sviluppo urbano al mondo a Diriyah, innovativo quartiere di Riyadh, in Arabia Saudita.

Bulgari investe sul tre stelle Niko Romito

“Il Ristorante – Niko Romito” si trova in tutto il mondo, in tutti gli hotel in Italia e gran parte di quelli all’estero del gruppo Bulgari Hotels & Resorts che investe all’estero dal primo hotel, nel 2017, a Pechino. Per poi replicare a Dubai, Milano, Shangai, Parigi, Tokyo e Roma. Puntando sullo chef tre stelle Michelin Niko Romito che sovrintende tutti i ristoranti e porta la cucina italiana in tutto il mondo. Tranne per il Bulgari a Ginza, Tokyo, dove la mano (sempre italiana), dello chef Luca Fantin, 1 stella Michelin, disegna la carta fusion nippo-italiana fin dall’apertura.

Gucci si affida a Massimo Bottura

E poi il brand italiano Gucci ha aperto il suo primo flag ship restaurant a Firenze, direttamente in Piazza della Signoria con la mano (certo, anche lei tristellata) di Massimo Bottura, che lo ha chiamato umilmente “Gucci Osteria” e replicando con il Gucci Garden, per la parte cocktail. Un progetto inaugurato a gennaio 2018 e che ha preso subito il volo: approda nel 2020 sul rooftop del negozio Gucci in Rodeo Drive a Beverly Hills, poi a Tokyo nel lussuoso quartiere di Ginza e poi a Seul, nel marzo 2022.

Dior sarà il prossimo in Italia?

Manca in Italia, ma arriverà presto. Non ci si può fermare a Parigi, anche se è la città più iconica del brand. Dopo l’inaugurazione di “Monsieur Dior”, un ristorante esclusivo situato all’interno della storica sede di 30 Avenue Montaigne a Parigi, ce lo aspettiamo presto altrove. Questo spazio, progettato per offrire un’esperienza che unisce gastronomia e moda, è stato affidato allo chef stellato Jean Imbert, già noto per la sua collaborazione con il brand. Il ristorante propone un menu ispirato all’heritage della maison e ai gusti dello stesso Christian Dior, noto per la sua passione per la cucina raffinata. Che non si può fermare nella capitale parigina.

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