l’infermiera ferita chiede il risarcimento dei danni alla Asl
Lo scorso 21 luglio è stata colpita alla testa da una porzione di intonaco che si è staccato dal soffitto mentre era in servizio. Adesso l’infermiera ferita ha chiesto il risarcimento dei danni alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti.
È lo strascico giudiziario dell’incidente sul lavoro che si è verificato all’interno dell’ospedale Renzetti di Lanciano. L’infermiera di 55 anni, in servizio presso l’unità operativa di Anestesia e Rianimazione, è stata colpita alla testa da un pezzo di intonaco, staccatosi improvvisamente dal soffitto, mentre si trovava in servizio nella stanza adibita a ‘Preospedalizzazione – Accessi Vascolari’.
L’impatto le avrebbe provocato un trauma cranico commotivo, con successivo ricovero nel reparto di Neurologia e diagnosi di trauma cranico contusivo-emorragico. Gli esami strumentali avrebbero evidenziato lesioni compatibili con l’evento traumatico.
L’Inail ha riconosciuto l’infortunio ma, secondo la ricostruzione dell’avvocato Luca Damiano del foro di Vasto che tutela la lavoratrice, “la responsabilità dell’accaduto ricade sull’azienda sanitaria locale n. 2 Lanciano-Vasto-Chieti, per gravi carenze manutentive dei locali di lavoro”.
Nella diffida inviata all’Asl, il legale richiama l’obbligo del datore di lavoro, sancito dall’articolo 2087 del codice civile, di garantire un ambiente sicuro, denunciando una violazione “palese e grave” di tale dovere.
La richiesta di risarcimento riguarda il cosiddetto “danno differenziale”, ovvero danni biologici, morali e patrimoniali non coperti dall’indennizzo Inail, che verranno quantificati dopo perizia medico-legale.
“Un evento prevedibile ed evitabile – afferma l’avvocato Damiano – che dimostra la necessità di un’attenta manutenzione degli ambienti di lavoro, soprattutto in un contesto delicato come quello ospedaliero”.
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