Ambiente

L’indipendenza dei giudici e l’ordinamento Ue


L’art. 7 TUE ha il compito di chiudere questo cerchio nel prevedere la decisione punitiva del Consiglio contro lo Stato, accusato di inosservanza della rule of law, in particolare di violazione dell’indipendenza della magistratura. Il punto di debolezza di questa delibera è il voto unanime, al netto dello Stato passibile di condanna. Come ogni voto unanime esso è paralizzabile dal veto di un singolo Stato, che potrebbe essere lo Stato amico di quello inadempiente, a sua volta in odore di essere sanzionato.

Il Regolamento (UE) 2020/2092 ha messo in campo una robusta reazione al blocco dell’art. 7 con un rimedio leggero nel quorum, ma appensantito nella procedura.

Il sistema del Regolamento funziona nel seguente modo: se uno Stato viola il principio di indipendenza dei giudici, determinando un pregiudizio al bilancio europeo, è sanzionabile dal Consiglio a maggioranza qualificata con la perdita dei fondi europei. La norma è sicuramente più agile del 7 TUE, perché è venuta meno l’unanimità, ma è più bizantino il suo perfezionarsi in quanto non ogni lesione all’indipendenza determina il mancato versamento del denaro, ma solo quelle che compromettono il corretto esercizio del bilancio.

Ma il suo punto di maggiore criticità è nel destinatario finale della punizione. Quest’ultimo non è lo Stato che, pur perde il denaro promesso dall’UE, ma i cittadini che non potranno goderne; cioè, se studenti, questi non accederanno ai programmi Erasmus, e se ricercatori, a quelli Horizon. Qui il legislatore europeo è stato strabico perché ha trasferito la sanzione dal trasgressore ai cittadini, puniti due volte: privati di un giudice indipendente dinanzi al quale far valere i loro diritti, ed estromessi dai benefici economici europei.

A ciò si aggiunga un ulteriore danno, il flusso di denaro che corre tra chi dà e chi riceve si proietta verso un bene finale, che appena si intravede sullo sfondo: il progresso tecnologico e l’innovazione ambientale. Se si blocca questo movimento di grandezze economiche, lo Stato, già indietro rispetto agli altri paesi per non avere giudici indipendenti, viene condannato all’arretratezza definitiva, perché non potrà prendere parte all’innovazione tecnica e alla rivoluzione ambientale.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »