l’indagine sul Comune di Pesaro, le tappe dell’inchiesta e l’avviso di garanzia a Ricci
Un sistema di affidamenti diretti sotto soglia, centinaia di migliaia di euro erogati a circoli culturali senza gara pubblica e una rete amministrativa che per la Procura avrebbe favorito pochi soggetti legati all’entourage politico locale. Questo è il quadro dell’inchiesta ribattezzata “Affidopoli”, che da oltre un anno scuote le fondamenta dell’amministrazione di Pesaro e arriva oggi a 24 indagati, con l’iscrizione nel registro anche dell’ex sindaco Matteo Ricci, attuale europarlamentare e candidato governatore Pd alle prossime elezioni regionali nelle Marche.
Il caso scoppia nell’estate 2024
Tutto ha inizio nell’estate del 2024 quando si accendono i riflettori sull’associazione Opera Maestra, beneficiaria di decine di incarichi diretti dal Comune di Pesaro, per eventi culturali, installazioni artistiche e perfino murales. Le cifre destinate superano il mezzo milione di euro.
Sotto osservazione anche l’associazione Stella Polare, legata alla stessa persona, Stefano Esposto, che ne è presidente in entrambi i casi.
L’inchiesta della Procura: primi tre indagati
Nel settembre 2024, la Procura apre formalmente il fascicolo e fa scattare le prime perquisizioni. Vengono sequestrati dispositivi e documenti all’ex responsabile della programmazione eventi del Comune, Massimiliano Santini, e a Stefano Esposto. Le ipotesi di reato sono concorso in corruzione e falso. Secondo gli inquirenti, Santini avrebbe favorito con costanza e sistematicità l’affidamento diretto di eventi e lavori ad associazioni di cui Esposto è presidente.
A ottobre, emerge un terzo nome: Loris Pascucci, funzionario comunale del settore manutenzioni, indagato per aver firmato determine di spesa che, in realtà, coprivano la realizzazione di murales o eventi culturali.
Blitz in Comune e perquisizioni a raffica
Il 10 ottobre 2024, scatta un blitz della Guardia di Finanza e della Polizia nella sede del Comune e dell’assessorato alla Cultura. Il giorno successivo vengono acquisiti dispositivi informatici anche di quattro dirigenti comunali. Gli inquirenti cercano riscontri su una regia amministrativa dietro gli affidamenti sospetti.
Le chat sequestrate e la perizia informatica
Nel dicembre 2024 viene depositata una perizia informatica che analizza in profondità mail, chat Telegram e WhatsApp, file Word e PDF sequestrati.
Nuove acquisizioni e l’ampliamento del fascicolo con ulteriori indagati
Il 6 maggio 2025, gli investigatori tornano negli uffici del Comune, ma anche presso enti partecipati come Aspes e la Fondazione Pescheria, per recuperare ulteriori contratti, preventivi e convenzioni relative agli affidamenti a Opera Maestra e Stella Polare.
Ad oggi, gli indagati sono 24 ed i reati ipotizzati sono: abuso d’ufficio,ffalso ideologico, turbata libertà nella scelta del contraente e concorso in corruzione.