L’incidente, il tumore e i 4 anni di carcere: chi è Carlo D’Attanasio, l’italiano liberato in Papua Nuova Guinea
Dopo oltre 4 anni trascorsi dietro le sbarre di un carcere della Papua Nuova Guinea, torna finalmente in libertà il nostro connazionale Carlo D’Attanasio, velista originario di Pescara che era stato accusato prima di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e successivamente di riciclaggio internazionale: a dare l’annuncio ufficiale il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Era il 2020 quando lo skipper, impegnato dal 2019 in un giro del mondo in barca da vela, finì nei guai dopo lo schianto sull’isola di un piccolo aereo appena decollato e il ritrovamento di più di 600 chilogrammi di cocaina. Il 54enne pescarese fu ritenuto un corriere della droga, responsabile di aver portato sull’isola il carico 5 mesi prima. Un’accusa completamente infondata, secondo i suoi legali, che ha portato a una condanna senza alcuna prova.
La pesantissima accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti fu tramutata in riciclaggio internazionale, con una condanna a 19 anni di carcere che fu emessa a fine 2023: un epilogo a cui si arrivò, hanno sempre dichiarato gli avvocati dello skipper, con degli indizi e un processo viziati da irregolarità.
Da anni D’Attanasio, che non ha mai smesso di professarsi innocente, soffre di un tumore al colon a uno stadio avanzato: la diagnosi arrivò tardivamente dopo il carcere, e a nulla sono valsi i ripetuti appelli dei familiari e dei diplomatici italiani per ottenere il suo rimpatrio. Nel 2023, dopo la scoperta del cancro, Tajani firmò una richiesta di estradizione umanitaria che non fu mai accolta. Il tumore. Di circa 10 centimetri, doveva essere asportato il prima possibile, ma l’ospedale in cui il nostro connazionale fu portato non disponeva delle giuste competenze necessarie per compiere l’intervento: ecco spiegato il motivo per cui D’Attanasio, che si trova in gravi condizioni di salute, è ora ricoverato.
“A piede libero dopo oltre 4 anni di detenzione in attesa di giudizio definitivo, è pronto a rientrare in Italia per curare le gravissime condizioni di salute in cui è stato costretto”, ha spiegato ai media l’avvocato Mario Antinucci. “Farà presto ritorno in Italia per essere curato a Roma nelle strutture sanitarie specializzate per la patologia ontologica che lo affligge da oltre 2 anni”, ha aggiunto il legale.
Sollevato dalla notizia anche il ministro degli Esteri. “Sono stato informato questa notte dal sottosegretario Giorgio Silli in missione nella regione e dall’ambasciatore Paolo Crudele che la Corte d’Appello della Papua Nuova Guinea ha assolto il connazionale Carlo D’Attanasio, disponendo la sua liberazione“, ha annunciato infatti Antonio Tajani.
“La Farnesina ha seguito con attenzione il caso del nostro connazionale”, ha precisato il ministro,“che era stato condannato in primo grado a una pena detentiva di diciannove anni per riciclaggio di denaro e attualmente è ricoverato in ospedale nella capitale Port Moresby per una grave patologia”.
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