Trentino Alto Adige/Suedtirol

L’inchiesta Romeo stravolge i progetti su Bolzano: Caramaschi “cancella” il progetto Laurin di Hager – Bolzano



BOLZANO. «Siccome adesso è scattata la caccia alle streghe, per evitare dubbi e sospetti ho preferito togliere dal Dup, il Documento unico di programmazione 2025-2027, il progetto “Laurin” che era stato presentato da Heinz Peter Hager. Stessa sorte per un’ipotesi di riqualificazione sulla salita Sant’Osvaldo e per possibili interventi in zona produttiva: questi ultimi non riconducibili al commercialista».

Il sindaco Renzo Caramaschi presenterà l’emendamento al Dup, approvato dalla giunta, nella seduta del consiglio comunale di domani. «Intendiamoci – ci tiene a precisare – per quanto riguarda il “Laurin” era stato presentato un progetto e noi avevamo fatto una serie di prescrizioni, in particolare per quanto riguarda l’inserimento di alloggi per l’edilizia convenzionata. Ciò non significa che ora non si potrà più fare nulla; semplicemente quando arriverà il progetto sarà esaminato come tutti gli altri».

Secondo il sindaco quindi, la cancellazione dal Dup di questo come di altri progetti, sarebbe una scelta più formale che sostanziale, ma dà comunque l’idea di quelli che sono e saranno gli effetti, anche a livello urbanistico, dell’inchiesta “Romeo” sugli intrecci tra politica e affari; tra professionisti e funzionari pubblici. Anche perché non si escludono possibili ulteriori sviluppi dell’indagine. Secondo il teorema accusatorio della Procura di Trento, al vertice dell’organizzazione che puntava a realizzare grosse operazioni immobiliari a livello regionale ma anche fuori, ci sarebbe stato il commercialista/immobiliarista Heinz Peter Hager, protagonista assieme al tycoon austriaco Renè Benko, dei più importanti interventi edilizi degli ultimi anni nel capoluogo: dal Gries Village, il quartiere sorto al posto della Cantina di Gries ricostruita vicino all’ospedale San Maurizio; al WaltherPark che ha completamente ridisegnato l’area tra via Garibaldi, via Alto Adige, via Perathoner, viale Stazione.

Il primo è stato realizzato già da alcuni anni; il secondo è in fase di ultimazione. Il nuovo proprietario Christoph Schoeller ha intenzione di aprire il centro commerciale a settembre. Hager – ancora agli arresti domiciliari, però con la possibilità di lavorare – aveva altri progetti in cantiere, ma l’impressione è che nella migliore delle ipotesi rimarranno congelati per un lungo periodo.

Il Progetto Laurin

Prevede la realizzazione di un nuovo edificio multifunzione davanti all’hotel Laurin, sull’area del parcheggio. Sessantamila metri cubi tra uffici, banca – la sede della Raiffeisen che ora sorge a fianco verrebbe abbattuta e ricostruita – e, quasi certamente, negozi. Prevista anche la costruzione di un parcheggio sotterraneo e la risistemazione dell’arredo urbano nei dintorni, partendo dalla riprogettazione della piazzetta Volgger, adesso costituita solo da una rotonda allo sbocco di via della Rena.

Approva la scelta del sindaco di togliere dal Dup il progetto, il capogruppo dei Verdi in consiglio comunale Rudi Benedikter, da sempre molto critico con le operazioni immobiliari del gruppo Benko-Hager: «Giù le mani – scrive in una nota – da altri progetti di Hager». Quindi ricorda: «Avevo già portato questo progetto in discussione prima in una riunione di maggioranza ad aprile e poi in consiglio comunale, chiedendo una riduzione della volumetria e la riallocazione del 60% della stessa per alloggi convenzionati».

Il Quartiere Ponte Adige

Altro progetto che – almeno per i prossimi anni – difficilmente vedrà la luce, è quello del nuovo Quartiere Ponte Roma. Abilissimo anche nella comunicazione, Hager gli ha già dato un nome: «Quartiere Ponte Roma». Ed qui, all’interno degli ex capannoni della Feltrinelli-Masonite, per tutti già «Quartiere Ponte Roma» appunto, che a fine giugno si è svolto il Festival jazz. Non solo: ad un gruppo di giovani è stato concesso “Zoona”, uno spazio per concerti ed eventi culturali.

Si tratta però di utilizzazioni temporanee, perché in realtà i progetti su quei terreni, inutilizzati da anni, sono altri. Gli imprenditori Paolo Tosolini, Robert Pichler e appunto Hager vorrebbero realizzare, tra via Roma, via Achille Grandi e via Lancia al nord della zona produttiva di Bolzano, un nuovo quartiere. Previsti 1000 alloggi e altri 500 per studenti.Il problema è che l’area si trova in zona produttiva; Hager – proprio a fronte dell’emergenza casa – pensava di superare gli ostacoli legati alla vicinanza alle fabbriche; prima tra tutte le Acciaierie.«Ma nel Piano di zonizzazione acustica che è stato appena approvato dalla giunta – assicura il sindaco – l’area in questione è stata inserita in classe 4 (le classi sono complessivamente 6), dove non sono previste case: servirebbe minimo la classe 3. Ciò non significa che non si possa in assoluto prevedere abitazioni su quei terreni, bisogna però modificare il Piano urbanistico».

Il Virgolo

Il progetto avveniristico del Museo di Ötzi al Virgolo era stato definitivamente accantonato, dopo che la Provincia ha deciso che si farà al posto della sede ex Enel in viale Druso-via Roma.I terreni – dopo il crac del gruppo Benko – sono passati al gruppo tedesco Schoeller. Hager tuttavia non ha mai smesso di pensare al rilancio della collina di Bolzano. In particolare dopo che, ad ottobre, il vice sindaco Stephan Konder ha presentato lo studio di fattibilità tecnico-economica per un nuovo collegamento funiviario piazza Verdi-Virgolo- Colle, legato ad investimenti dei privati sulla collina. Il commercialista, parlando in nome e per conto del gruppo Schoeller di cui fino a pochi giorni fa era uomo di fiducia e rappresentante in Italia, si era detto interessato al rilancio del Virgolo. Lo tsunami dell’inchiesta della Procura di Trento rischia di stoppare anche i progetti legati al Virgolo.




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