L’importanza delle ‘parole giuste’: a Isernia il confronto sul linguaggio e l’inclusione | isNews
Tanti gli spunti offerti dall’incontro promosso promosso da Legacoop Molise e Legacoopsociali. Toccante la testimonianza dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese
ISERNIA. Il valore e l’impatto del linguaggio utilizzato nei contesti giornalistici, istituzionali e sociali, con un’attenzione particolare alla disabilità e ai temi dell’inclusione. Questo il tema al centro dell’incontro “Parole Giuste”, promosso da Legacoop Molise e Legacoopsociali, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Molise, il Comune di Isernia e l’Associazione Italiana Persone Down che si è tenuto questa mattina a Isernia presso la biblioteca Roma.
Dopo i saluti istituzionali, ha aperto i lavori Chiara Iosue, presidente di Legacoop Molise, sottolineando l’importanza di una comunicazione rispettosa che sappia rappresentare correttamente la complessità delle persone e delle situazioni.
Giuseppe Manzo, giornalista e responsabile comunicazione Legacoopsociali, ha offerto un approfondimento sul Glossario fragile e sull’etica del linguaggio, evidenziando le responsabilità della comunicazione nei confronti delle categorie più vulnerabili.
Giovanna Grignoli, presidente AIPD Molise e membro del CDA nazionale AIPD, ha posto l’accento sulla necessità di un adeguamento del linguaggio nei documenti ufficiali, affinché essi riflettano un approccio realmente inclusivo.
Antonella Iammarino, giornalista e consigliera dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, nonché responsabile comunicazione di Legacoop Molise, ha delineato il ruolo cruciale dei cronisti sociali, chiamati a raccontare la realtà con competenza, sensibilità e rispetto.

Momento particolarmente emozionante della mattinata è stato l’intervento di Luca Trapanese, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, operatore del sociale e autore di libri, che ha condiviso la propria esperienza personale di genitorialità nel talk “Parole e fatti giusti, storia di un padre e di una figlia”.
“Si tratta – ha detto – di un modo per iniziare a parlare di disabilità. Non più come un problema o dal punto di vista sociosanitario. Ma attraverso una cultura della disabilità. Vedere le persone con disabilità prima come persone e poi come persone che sono diverse. Così come lo è ognuno di noi”. Importante per l’assessore partire dalle capacità, potenzialità e bisogni, partendo dall’inserimento scolastico e dall’indipendenza lavorativa.
“Le persone – ha evidenziato – fanno ancora fatica a distinguere tra chi è malato e chi è disabile e ciò crea un disagio enorme”.
A chiudere i lavori il presidente nazionale Legacoop sociali Massimo Ascari che ha dedicato al Molise due giorni di attività e di incontri.
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