Lignano, il Parco del Mare entra nel patrimonio culturale regionale
Il Parco del Mare di Lignano Pineta è ufficialmente parte del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia. L’ERPAC (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale) ha infatti avviato la catalogazione completa delle oltre 40 sculture presenti, affidando l’incarico alla storica dell’arte Nicoletta Benvenuti.
Dopo aver già censito i celebri mosaici all’ingresso degli stabilimenti balneari – realizzati dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo su progetto della designer Lucia Ardito – l’ERPAC amplia così il proprio intervento anche al Parco del Mare, che si conferma come uno dei principali poli di arte pubblica permanente della regione.
Il parco ospita 30 opere in pietra (Piasentina e Aurisina) e 15 sculture in metallo, tutte accessibili liberamente a cittadini e turisti. Tra gli artisti più noti, spiccano i nomi di Simon Benetton, scultore di fama internazionale, e Luciano Ceschia, figura chiave dell’arte friulana del Novecento.
Le sculture in pietra sono nate durante i simposi annuali tenutisi tra il 2001 e il 2010, in cui ogni artista ha realizzato un’opera in due settimane, scegliendo personalmente – insieme agli organizzatori – la posizione definitiva nel parco. Una scelta che ha dato vita a un dialogo unico tra arte, paesaggio e luce naturale, cifra distintiva del Parco del Mare.
A ogni scultura è associata una relazione sul suo significato, redatta dall’autore e consegnata nei giorni scorsi alla dott.ssa Benvenuti per il lavoro di documentazione.
«Questo riconoscimento ci rende profondamente felici – ha dichiarato Giorgio Ardito, presidente della Società Lignano Pineta – perché valorizza un patrimonio artistico che nasce dalla visione di mio padre, Renzo Ardito, che immaginava il parco come uno spazio culturale immerso nella natura, a due passi dal mare. È un percorso che arricchisce Lignano di un’offerta culturale gratuita, permanente e di qualità.»
La catalogazione da parte dell’ERPAC rappresenta un passo decisivo per la valorizzazione del parco come luogo d’eccellenza dove arte e natura si fondono, restituendo al pubblico uno spazio culturale vivo, inclusivo e profondamente identitario per la località balneare e per tutta la regione.
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