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Licia Colò ricorda Nicola Pietrangeli: «L’amore può cambiare, e quando c’è un sentimento che merita, si trasforma in una grande stima e in un grande affetto»

Sono stati insieme per sette anni, ma anche quando la relazione è finita, sono rimasti buoni amici. E oggi Licia Colò ricorda Nicola Pietrangeli, morto a 92 anni, con parole piene di affetto e stima: «Nicola è stato un campione nella vita e nello sport, un esempio di grande coraggio», ha spiegato all’AdnKronos.

Nel ricordo della conduttrice riemerge la caratteristica che più l’aveva conquistata: la capacità dell’ex tennista di rimanere sé stesso: «È sempre stata una persona che ha diviso, nel senso che alcuni lo amavano e altri non lo sopportavano, proprio perché era coraggioso, trasparente e non ha mai avuto paura di prendere posizioni scomode, anche fino all’ultimo. E io proprio di questo mi sono innamorata, a suo tempo».

Il primo grande capitolo della vita sentimentale di Nicola Pietrangeli fu il matrimonio con l’indossatrice Susanna Artero: lui ventunenne, lei diciottenne. Un colpo di fulmine che durò quindici anni e da cui nacquero tre figli: Marco, Giorgio e Filippo. La storia finì quando lei si innamorò di un altro uomo, più giovane. Nicola Pietrangeli ricordava spesso di aver tentato di salvare quel rapporto, senza riuscirci.

Molto più tardi arrivò l’incontro con Licia Colò: la loro relazione, durata dal 1987 al 1994, era stata descritta dall’ex tennista come un punto di svolta. Nel 2023, parlando a D di Repubblica, aveva ricordato quanto fosse rimasto ferito dalla fine della storia. Lui, abituato a vivere a Roma nord, si era trasferito a Casal Palocco per starle vicino, cosa che definiva «una grande prova d’amore». Con ironia aggiungeva: «Party, viaggi, premiazioni ci sono sempre stati. Ma Licia era diversa. Mi diceva scherzando: “Certo che ti faccio risparmiare un sacco di soldi. Non mi piacciono i gioielli e detesto pure le pellicce”. In compenso faceva degli spaghetti con i capperi di Pantelleria, di-vi-ni».

E, nei giorni dei suoi 90 anni, aveva confessato a Oggi: «Una parte di me spera ancora che torneremo assieme. Non ho paura di rimanere da solo. È che ho voglia di Licia».

Oggi è lei a restituire profondità a quella storia, ricordando anche la forma nuova che il loro legame aveva assunto con il passare del tempo. «In una società dove tutti fanno gli equilibristi, Nicola è stato un grandissimo maestro di vita. Con lui ho condiviso un bellissimo momento della mia vita. E il nostro rapporto ha continuato a essere bello anche dopo, perché il nostro legame si è trasformato. L’amore può cambiare, e quando c’è un sentimento che merita, si trasforma in una grande stima e in un grande affetto, che ho sempre conservato per lui. Per me è stato un maestro».

Il ricordo si fa più tenero quando racconta l’ultima visita, pochi giorni prima della morte: «L’ho visto l’ultima volta solo cinque giorni fa. Sono andata a trovarlo, stava molto male, ma continuava a fare battute, lamentandosi di essere “stanco di essere stanco”. Stava male da tempo, adesso si è liberato. Probabilmente, ora ha finito di essere stanco». E ancora: «Voglio ricordarlo così e mi auguro che da lassù possa continuare a divertirsi, a sorridere e a fare battute con le persone che non ci sono più».


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