Puglia

“Liceo mio, ti porterò sempre nel cuore”

“Porterò nel cuore questo momento per sempre. Il mio liceo classico, con le mie professoresse: grazie”. C’era anche Serena Brancale ieri pomeriggio al Socrate, dove con una cerimonia intensa e partecipata si sono aperti i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della storica scuola di Bari. L’auditorium dell’istituto ha accolto studenti, docenti ed ex alunni: tra questi pure la cantautrice, sempre più alla ribalta nel panorama musicale italiano dopo l’ultimo Festival di Sanremo, e il sindaco Vito Leccese.

Il primo cittadino ha dedicato all’evento un post sui social. “Sapete cosa abbiamo in comune io e Serena Brancale? Entrambi siamo stati studenti del liceo classico Socrate. Anche se, come potete immaginare, lei lo ha frequentato qualche anno dopo di me – spiega il primo cittadino -. Io mi iscrissi nel 1976, quando la scuola da poco aveva conquistato l’autonomia e non era più una sede distaccata del Flacco. Il plesso centrale si trovava vicino a un deposito di bevande, dove andavamo a giocare tra una lezione e l’altra. Oggi, insieme a lei, a tanti altri ex, agli studenti, ai docenti e al personale tecnico e amministrativo abbiamo festeggiato i 50 anni del liceo. Auguri, Socrate!”.

Emozionante, durante la serata, il racconto dell’altro ospite d’onore: Serena Brancale, appunto. Presentata con affetto dalla sua ex professoressa Luigia Cavone, insegnante storica del liceo, la musicista ha ricordato come la formazione classica, insieme alla musica e alla danza, le abbia offerto gli strumenti per coltivare autenticità e consapevolezza. Ha sottolineato il ruolo che lo studio del greco e del latino ha avuto nel farle riscoprire il significato profondo delle parole, alimentando così il suo percorso creativo. E poi ha dedicato alla platea, che l’ha accolta con grandissimo entusiasmo, una versione a cappella della sua ‘Anema e core’.




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