Umbria

Libri, Raffaele Guadagno e le sfide del dopo ictus nel suo “Tempo”


“Tempo. Col mio amante stro***”. È il titolo del nuovo libro di Raffaele Guadagno, funzionario del ministero della Giustizia ora in pensione, al terzo libro, il primo da “solista” dopo “Il Divo e il giornalista. Giulio Andreotti e l’omicidio di Mino Pecorelli” e “La scomparsa di Adinolfi”, scritti con Alvaro Fiorucci. Dopo due prove di “cronaca”, un libro per raccontarsi in un “viaggio attraverso i meandri della sua vita” quando si trova a confrontarsi con un ictus che sconvolge il suo mondo. Ma il libro, spiega l’autore, è non solo un viaggio personale, ma anche lo specchio dell’Italia che si confronta con le sfide della sanità pubblica, delle famiglie che si stringono intorno ai propri cari, e di un sistema ospedaliero dove medici e associazioni ogni giorno si battono per salvare vite e dare dignità ai pazienti che si trovano improvvisamente a dover ricominciare da capo. Raffaele Guadagno è anche presidente di Alice Biella, associazione che sostiene le persone colpite da ictus.


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