“Liberazione di Guardiagrele: non si riscrive la storia”: la denuncia dell’opposizione
Un’accusa di revisionismo e di oblio istituzionale. È quella lanciata dal gruppo consiliare “Guardiagrele il bene in comune” che, alla vigilia dell’81esimo anniversario della Liberazione della città, denuncia l’assenza di riferimenti alla Brigata Maiella nelle celebrazioni organizzate dall’amministrazione comunale.
Nel mirino, il programma di domenica 8 giugno: “Un salto di epoca e di logica”, scrivono i consiglieri, riferendosi all’omaggio previsto al sacrario di Bocca di Valle per Andrea Bafile, eroe della Prima guerra mondiale, mentre nulla è previsto davanti ai luoghi simbolo della Liberazione – né al monumento della Villa comunale né all’epigrafe sulla biblioteca che ricorda l’ingresso del XII Plotone della Brigata Maiella.
“Alla leggerezza e all’approssimazione – si legge nella nota – si aggiunge la scelta di distorcere la memoria in nome di una verità che non esiste”. Durissimo il commento anche sulla presenza del logo dell’Associazione nel manifesto ufficiale: “Un imperdonabile sfregio alla memoria dei patrioti e di chi ne tramanda il ricordo”.
Il gruppo consiliare sottolinea che “celebrare il 2 giugno e la Liberazione senza menzionare la Brigata Maiella significa rinunciare a parole di chiarezza e alimentare una politica di revisione della storia, che condanniamo con fermezza”.
La nota si chiude con un monito alle giovani generazioni: “Quel giorno, 81 anni fa, era tempo bello, ma oggi vediamo non poche nubi all’orizzonte. Ci auguriamo che si torni indietro e si ripristini la verità”.
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