«Lì non c’è visuale con il sole»
SANT’IPPOLITO – Ha avuto un epilogo tragico l’incidente stradale di venerdì scorso lungo la Flaminia a Tavernelle di Colli al Metauro. Nella serata di sabato è morto all’ospedale regionale di Torrette di Ancona Giorgio Imperiale il 23enne, originario di Corigliano Calabro, da due mesi trasferitosi da Colli al Metauro a Sant’Ippolito dopo essersi sposato.
Era finito quasi frontalmente contro un autobus di linea mentre procedeva in direzione monti in sella alla sua Honda 250. Uno schianto terrificante che aveva fatto temere subito il peggio ai soccorritori per il trauma facciale-cranico devastante e le fratture riscontrate sul corpo del giovane rimbalzato all’indietro per diversi metri dopo lo scontro e rimasto senza conoscenza sull’asfalto dove era stato rianimato due volte dai sanitari prima di essere trasferito in eliambulanza. Il velivolo era atterrato a pochi metri dall’incidente. I soccorsi sono stati immediati. Tutti si erano resi conto però, sia gli operatori del 118 di Fossombrone che quelli della postazione di Calcinelli che la situazione era gravissima.
Era arrivato a Torrette in coma
Il 23enne era giunto all’ospedale dorico in stato di coma, con un polmone collassato. Ricoverato in rianimazione ha resistito poco più di 24 ore. Non si conosce la data del funerale. Con ogni probabilità verrà eseguita l’autopsia. Il rito funebre potrebbe essere celebrato a Sant’Ippolito, ma non è ancora certo. Oggi si potranno avere indicazioni più precise. Il dolore è grande per una giovane vita spezzata in modo così sconvolgente. Sono in corso le indagini per accertare le cause del sinistro. Sul posto dell’incidente hanno effettuato i rilievi di legge gli agenti della polizia locale coadiuvati dai carabinieri della stazione di Saltara di Colli al Metauro. Potrebbe essere stato fatale per il ragazzo il cono d’ombra che si crea all’altezza della semicurva dove è avvenuto lo scontro, a metà pomeriggio quando il sole splende abbagliando chi procede verso l’interno, come è avvenuto venerdì scorso. Un fenomeno che è stato confermato, dopo alcune note apparse sui social media, ieri pomeriggio dal sindaco di Sant’Ippolito, Marco Marchetti, che conosce bene quella zona: «Lì con il sole contro viene a mancare la visuale».
Il dolore di amici e parenti
Ogni speranza si è spenta con il passare delle ore. La giovane età del ferito e la sua forte fibra non sono state sufficienti a salvargli la vita. Numerose le attestazioni di dolore anche a Corigliano Calabro. Saranno in tanti a dare l’ultimo addio ad un giovane che guardava al futuro con entusiasmo e chissà quanti progetti.
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