l’hotel revoca la sala prenotata da Forza Nuova
L’atteso raduno dell’estrema destra europea, organizzato da Forza Nuova per domenica 26 gennaio, è stato fermato sul nascere.
L’hotel St. Martin di via di San Martino della Battaglia, scelto come location per l’evento, ha revocato la disponibilità della sala.
Una decisione che mette fine, almeno per ora, ai piani di un’assemblea che avrebbe riunito figure di spicco della galassia neofascista internazionale.
Raduno “nero” bloccato: reazione immediata dell’hotel
La decisione dell’hotel arriva dopo giorni di forti pressioni da parte di associazioni antifasciste, movimenti politici e rappresentanti istituzionali.
L’iniziativa di Forza Nuova mirava a riunire a Roma alcune delle figure più controverse dell’estrema destra europea, tra cui gruppi come la Falange e Democracia Nacional (Spagna), Le Nationalistes (Francia) e Serbian Right (Serbia).
La scelta della Capitale, città simbolo della Resistenza, ha scatenato un’ondata di indignazione.

Occhi puntati sugli arrivi “neri” dall’estero
Nel frattempo, la questura e la prefettura di Roma stanno monitorando attentamente l’arrivo dei delegati stranieri, provenienti anche da Germania, Grecia e Siria.
Le autorità vogliono evitare che possano esserci manifestazioni o tensioni che compromettano l’ordine pubblico, soprattutto in una città già sotto pressione per il Giorno della Memoria, che si celebra proprio il 27 gennaio.
La condanna delle forze antifasciste
L’annullamento dell’evento è arrivato dopo una forte mobilitazione da parte dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e di diverse realtà politiche e sociali.
L’ANPI ha definito il raduno “inaccettabile e incostituzionale”, sottolineando la pericolosità di ospitare in Italia formazioni che si rifanno apertamente al fascismo e al nazismo.
In una nota, l’associazione ha dichiarato: “Le formazioni nazifasciste sono vietate dalla nostra Costituzione. È dovere delle istituzioni impedire tali raduni, che minano i valori di democrazia, libertà e uguaglianza su cui si fonda la Repubblica“.
Il richiamo del Partito Democratico
Anche dal Partito Democratico sono giunte parole di condanna. Eleonora Mattia, consigliera regionale del Lazio e vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali, ha dichiarato:
“Roma, città simbolo della Resistenza, non può essere teatro di un raduno neonazista. Mi appello alle autorità competenti affinché garantiscano il rispetto dei valori antifascisti della nostra Costituzione“.
Un evento che ha suscitato indignazione
L’annullamento del raduno rappresenta un segnale forte, ma le polemiche restano vive.
L’episodio, inoltre, riaccende il dibattito sulla necessità di applicare con rigore le leggi che vietano l’apologia del fascismo e lo scioglimento delle organizzazioni che si richiamano a ideologie di stampo nazifascista.
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