«Lezioni live per mille ragazzi»
ANCONA – Medicina, cambia tutto. Anche nelle Marche è diventata realtà la riforma dell’accesso alla facoltà, con il numero chiuso spostato nel tempo ed un primo semestre ad accesso libero. Aperte da ieri le iscrizioni, che lo rimarranno fino alle 17 del 25 luglio. Presto per parlare di numeri concreti, anche se qualche previsione è possibile farla.
I numeri
E se nel 2024, all’Università Politecnica delle Marche, sono riusciti ad entrare 330 candidati, «quest’anno dovremmo averne il triplo» stima Mauro Silvestrini, preside della Facoltà di Medicina. Circa mille ragazzi che per sei mesi frequenteranno aule e corridoi di Torrette, consapevoli – però – che solo in 350 potranno effettivamente entrare ad Ancona. Ben 180 giorni durante i quali l’ateneo sarà sovraccaricato, con la logistica che sarà tutt’altro che semplice. «Ci siamo organizzati in modo da offrire agli studenti la possibilità di seguire le lezioni dal vivo, che è uno degli aspetti che riesce a migliorare sensibilmente la preparazione» assicura comunque Silvestrini. Mille i posti a disposizione ma «c’è anche possibilità di seguire il corso a distanza» ricorda il preside. Attenzione, però: «Deve essere una scelta dello studente». Non certo una imposizione. Il ritorno alla didattica a distanza è stato pensato per agevolare i fuori sede. «Restiamo convinti che la migliore modalità di fruizione sia quella in presenza ma comprendiamo le difficoltà di chi dovrebbe trasferirsi in maniera precaria, non sapendo se poi potrà continuare» spiega Silvestrini in merito alla scelta. Chi verrà in facoltà potrà contare su piccole classi, con docenti che diventeranno anche tutor. In termini logistici, per offrire lezioni in presenza al triplo degli studenti, sono stati compiuti alcuni sacrifici. «Ci siamo organizzati in modo da tenere uno dei due poli, quello Eustachio, a completa disposizione dei ragazzi del semestre ad accesso libero» inizia a raccontare il preside. Questo è stato possibile ottimizzando gli orari, prevedendo anche la lezione del sabato e con la consapevolezza che un po’ caleranno anche le altre lauree triennali, visto che qualcuno proverà il tutto per tutto a Medicina. Lato docenti, «abbiamo reclutato anche gli insegnanti del corso di odontoiatria» aggiunge Silvestrini. «Siamo però consapevoli che ai docenti dei tre esami sarà richiesto uno sforzo in più».
Gli esami
Quali esami? Chimica, fisica e biologia. Quelli da dare entro il primo semestre e il cui superamento è condizione essenziale per poter entrare nella graduatoria che deciderà chi potrà continuare e dove il proprio percorso di studi a Medicina. «Perché il numero chiuso rimane» ricorda Silvestrini. Viene solo spostato. Due le sessioni per dare i tre esami: quella del 20 novembre e la successiva del 10 dicembre. Due tentativi, insomma. O la va, o la spacca. Per chi non riuscirà a restare a Medicina, comunque, sono previsti dei paracadute. «Quest’anno partiremo con una laurea triennale – ma che si sviluppera successivamente in una magistrale – in Scienze della salute» anticipa il preside. Ed il piano di studi è stato pensato in modo che «chi non entrerà a Medicina, comunque potrà vedersi riconosciuti gli esami ed i crediti». Per il resto, sarà soltanto il tempo a dire se questa nuova modalità d’accesso sortirà gli effetti benefici previsti da chi l’ha introdotta.