Società

Lewis Hamilton, il ritratto Lego del cane perso e il lutto: come superare la morte di un animale domestico

Lewis Hamilton ha condiviso su Instagram un ritratto fatto interamente con mattoncini Lego del suo cane Roscoe, morto a fine settembre dopo una lunga malattia. L’opera, realizzata da due artiste – Karen e Ilona – raffigura il bulldog inglese in un mosaico tridimensionale pieno di dettagli ed “easter egg” dedicati alla carriera del pilota.

«Questo ritratto mi ha profondamente toccato», ha scritto Hamilton, ringraziando le autrici per il lavoro e i fan per la vicinanza ricevuta nei giorni della perdita. Roscoe, 12 anni, era una presenza costante nella vita del sette volte campione del mondo: lo accompagnava ai Gran Premi, posava per campagne animaliste e aveva persino un profilo Instagram seguito da oltre un milione di persone.

Roscoe per Lewis Hamilton, come milioni di altri animali per le loro famiglie, non è stato “solo un cane”, ma un compagno di vita. La sua storia ricorda che il lutto per un animale è reale: chi ha amato un animale sa che, anche quando il tempo attenua la ferita, quell’affetto continua a vivere — in un mattoncino, in un ricordo, o in un semplice sguardo rivolto verso il guinzaglio appeso. E quel dolore, secondo molti studi internazionali, non è mai esagerato, ma è – se non proprio sullo stesso piano – decisamente molto vicino al lutto per la perdita di una persona cara.

Secondo una ricerca pubblicata su State of Mind, infatti, la sofferenza legata alla morte di un animale può essere «paragonabile a quella per la perdita di una persona cara», e variabili come il grado di attaccamento, le circostanze della morte e il sostegno sociale percepito influenzano molto l’intensità del lutto. E un report del 2023 su Pet Bereavement and Coping ha analizzato decine di studi internazionali e ha evidenziato come la perdita di un animale domestico provochi reazioni emotive, cognitive e fisiologiche intense nei proprietari, che spesso faticano a parlarne perché la società tende a minimizzare quel dolore.

In Italia, il progetto Mourning Dog, condotto dall’Università Statale di Milano in collaborazione con altri centri internazionali, ha messo a punto un questionario per studiare il lutto nei proprietari di cani: i ricercatori hanno evidenziato che il legame affettivo con il pet è un fattore centrale nella qualità e nella durata del dolore. E diverse tesi accademiche mostrano che chi ha vissuto con l’animale molti anni, ha curato la sua salute, lo ha accompagnato nelle malattie, tende a soffrire di più: la durata e l’intensità del rapporto sono tra i fattori che modulano il dolore.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »