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L’Eurocamera boccia l’iter giuridico per il piano europeo di riarmo – Europarlamento

BRUXELLES – In una sessione a porte chiuse la Commissione Affari Giuridici dell’Eurocamera (Juri) si è espressa contro l’uso, voluto dalla Commissione Ue, dell’art. 122 dei Trattati, che elude la consultazione del Parlamento europeo, sulla proposta di regolamento del Consiglio che istituisce lo strumento Safe, una delle basi economiche del piano Rearm Ue di Ursula von der Leyen.

Lo spiega il servizio stampa dell’Eurocamera. La commissione Juri ha approvato un parere legale secondo cui l’uso dell’art. 122 “non è base giuridica appropriata per questa proposta” e comunicherà la raccomandazione al presidente del Parlamento europeo affinché valuti ulteriori passi.

La palla dunque passa ora nelle mani della presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, che può ora decidere se informare l’Aula durante la prossima plenaria del risultato del voto sulla relazione, che ha valore solo consultivo. Superato questo passaggio la commissione Affari Giuridici potrà riferire oralmente le sue conclusioni all’Emiciclo. La presidente ha ora inoltre facoltà di presentare un ricorso dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea a nome del Parlamento, conformemente alla raccomandazione della commissione competente.

Metsola può inoltre sottoporre al voto del Parlamento la decisione sull’intraprendere o meno il ricorso. Qualora invece la presidente intenda discostarsi dalla raccomandazione della commissione Affari Giuridici, la Presidente dovrà informare la commissione e deferire la questione alla Conferenza dei capigruppo. Se anche la Conferenza dei capigruppo ritiene che il Parlamento non debba presentare osservazioni o intervenire dinanzi alla Corte di giustizia dell’Ue, la questione può essere sottoposta a un voto finale del Parlamento europeo in sede plenaria.

“Con un voto storico la commissione Giuridica del Parlamento europeo ha dichiarato illegale il piano di riarmo di Ursula von der Leyen e giudicato illegittima la sua procedura di approvazione attraverso l’articolo 122 del Trattato europeo”. Lo scrive Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle in una nota. “All’unanimità gli europarlamentari hanno considerato valide le ragioni del parere del servizio giuridico del Parlamento europeo, le cui conclusioni non lasciavano dubbi: scavalcare il Parlamento europeo e non coinvolgerlo nel processo decisionale sul piano da 800 miliardi di euro per riarmare l’Europa è illegale, mancano i criteri di urgenza, le motivazioni del ricorso all’articolo 122 e non viene rispettato il principio di sussidiarietà tenuto conto che le competenze in materia di difesa e politica sono in capo agli Stati membri”, evidenzia Furore. “Ursula von der Leyen viene sconfessata e noi siamo pronti a portare il caso alla Corte di Giustizia europea denunciando l’abuso di potere della Commissione e la mancanza di controllo democratico nelle fasi di approvazione del piano sul riarmo”, aggiunge.

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