L'”Estate di Totò Schillaci”: la rinascita di una città tra mafia, rivoluzione e sogno mondiale
Il libro di Pippo Russo che racconta Palermo e sei mesi che fecero impazzire l’Italia
In una delle stagioni più oscure segnate dalla presenza soffocante della mafia, Palermo sorprende l’Italia con un’improvvisa esplosione di vitalità. Le facoltà universitarie vengono occupate dagli studenti: nasce il movimento della Pantera, simbolo di una generazione che rifiuta il silenzio e reclama cambiamento. Un racconto che ora è diventato un libro di Pippo Russo: L’estate di Totò Schillaci (DeriveApprodi, 320 pagine)
Parallelamente, la politica cittadina vive un momento di svolta. Il sindaco Leoluca Orlando, figura eretica della Democrazia Cristiana, si fa portavoce di una battaglia per il rinnovamento, sfidando apertamente i “gattopardi” che da anni controllano il potere locale. Palermo, città spesso raccontata come prigioniera dell’eterno presente, si trasforma in laboratorio di futuro e speranza.
Mentre la città si risveglia, un altro palermitano conquista la scena nazionale: Totò Schillaci. Alla sua prima stagione con la Juventus, Schillaci si impone a suon di gol, guadagnandosi la maglia della nazionale e un posto da protagonista nei Mondiali che si giocheranno in Italia. Il suo exploit diventa il simbolo di una Palermo che, per un attimo, indica la strada al resto del Paese.
Tra illusioni e disincanto: un’estate che segna una generazione
Ma quanto durerà questa stagione di speranza? È la domanda che accompagna la città e l’Italia intera. L’estate di Totò Schillaci si trasforma così in un romanzo generazionale, specchio di un passaggio cruciale della storia italiana: il confine tra gli anni Ottanta e Novanta, tra illusioni di grandezza e la realtà di un declino che si fa sempre più evidente.
Il calcio, ancora una volta, diventa la chiave interpretativa di un Paese che trova nello sport la propria autobiografia. La parabola di Palermo e di Schillaci riflette pienamente le contraddizioni, le speranze e le disillusioni dell’Italia nell’ultimo scorcio del millennio.
Pippo Russo è ricercatore di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Firenze. Giornalista e saggista, ha dedicato diversi studi all’analisi sociologica dello sport. Oltre alla sua vasta produzione saggistica, ha pubblicato quattro romanzi, tra i quali la duologia dedicata a Nedo Ludi. Per DeriveApprodi ha pubblicato L’uomo è ciò che mangia? Appunti per una teoria della cittadinanza alimentare (2025) e L’estate di Totò Schillaci (2025).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA