Leonardo, fase finale per l’accordo su jv Aerostrutture
Sarà un luglio caldo per Leonardo per i dossier aperti su vari fronti dall’accordo su aerostrutture in fase finale, al confronto con Airbus e Thales sui satelliti, passando dall’offerta su Iveco Defence. «In queste ore stiamo definendo un importante accordo sulle attività di aerostrutture» di Leonardo, ha detto l’ad nel corso di un briefing con la stampa all’air show di Parigi, limitandosi a dire che sarà una joint venture internazionale. L’obiettivo è un miglioramento delle performance con la crescita prevista delle consegne da parte di Boeing e Airbus. Un piano di rilancio che ora passa con l’entrata di un partner per risolvere definitivamente i problemi. «Siamo alla fine di una lunga e intensa fase di negoziazione» per una «joint venture internazionale di natura industriale» con l’intenzione di creare un «campione» in questo segmento di mercato».
Proseguono, intanto, i colloqui con Thales e Airbus per la creazione di un gruppo europeo dei satelliti, alternativo a Starlink di Elon Musk. Anche in questo caso la scadenza sarà «entro luglio» per decidere se procedere alla creazione di una joint venture nel settore dei satelliti e dello spazio. «Quando si apre la data room, analizziamo i numeri in modo da verificare se abbiamo la stessa opinione in termini di valore dell’asset che mettiamo a disposizione dell’azienda. Dobbiamo valutare – ha spiegato Cingolani – quali tecnologie o prodotti possono essere migliorati e quali devono essere sviluppati oltre alla domanda del mercato. Dovremmo essere pronti a dire: ok, siamo interessati. Avanti» lasciando capire che tutti gli scenari sono aperti. Il ministro Adolfo Urso, che ha incontrato Leonardo, Thales e Airbus all’air show, sulla possibile joint venture ha indicato che l’argomento alleanze, su temi come la difesa e lo spazio, sarà affrontato «tra pochi giorni, a metà luglio, a Parigi, nella riunione bilaterale» tra ministri Italia-Francia.
Tra i dossier aperti, l’offerta su Iveco Defence anche in questo caso attraverso la joint venture con la tedesca Rheinmetall e su cui al momento non si cerca un nuovo partner, come nel caso della spagnola Indra che ha manifestato l’interesse di entrare nella joint venture direttamente o indirettamente: l’intenzione è quella di presentare una offerta «equa e sono sicuro che questo contribuirà all’aumento della capacità produttiva di cui abbiamo bisogno per la difesa terrestre nei prossimi 10 anni (..). La nostra è una strategia chiara, non facciamo operazioni finanziarie, quindi il costo deve essere quello giusto», ha precisato Cingolani, condizione per arrivare a una offerta vincolante per gli asset della difesa di Iveco dopo quella preliminare presentata in primavera. «C’è una competizione e una due diligence, dopo questa seconda fase ci sarà una seconda offerta», aggiungendo di non escludere in una seconda fare l’entrata di nuovi partner.
Iveco Defence, valutata 1,5 miliardi e 2 miliardi di euro, controllata di Exor, ha deciso di procedere allo spin-off del business della difesa e sta valutando diverse manifestazioni preliminari di interesse. Il nodo è il prezzo, visto che l’obiettivo di Exor è cederla a 2 miliardi. Comunque, tra i diversi pretendenti in gara, tra cui Indra, Knds e Csg, Leonardo e Rheinmetall sono i favoriti anche dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale auspica che Iveco Defence rimanga in mani italiane, «perché è una parte importante dell’industria italiana», anche se la decisione relativa alla cessione spetta agli azionisti del gruppo.
Sul pirano industriale, Leonardo ha annunciato la firma del contratto per la fornitura di 2 velivoli C-27J in versione antincendio alla saudita Aramco.
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