Legge per le vittime di cedimenti infrastrutturali, Rixi: “Piena attuazione, promessa mantenuta”
Genova. “Il Governo mantiene sempre le promesse. Con il Dpcm firmato in queste ore, abbiamo dato piena attuazione alla legge in favore delle vittime del crollo del Ponte Morandi. Un impegno preso con i familiari e con la città di Genova che oggi diventa realtà”. Lo dice in una nota il deputato e viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi.
“Si tratta di un atto di giustizia e di responsabilità che conferma la serietà con cui questo Governo affronta le proprie parole e i propri doveri verso i cittadini”, aggiunge Rixi.
Cosa prevede la legge
La legge, approvata in via definitiva a marzo, riconosce la “responsabilità in solido” dello Stato rispetto agli incidenti causati dalla mala gestione delle opere pubbliche, a partire dalla progettazione fino alla manutenzione, e prevede una serie di risarcimenti per i famigliari e persone affini alle vittime: coniugi, figli, fratelli e sorelle, oltre che parenti e relativi che “risultino fiscalmente a carico della persona deceduta nei tre anni precedenti l’evento”.
Ma non solo: previsti risarcimenti anche per chi sopravvive ma con una invalidità permanente superiore al 50%. Tutti questi “benefit” saranno cumulabili con altre forme di risarcimento eventualmente previste, come le assicurazioni. Tra le misure introdotto con il provvedimento ci sono elargizioni economiche, borse di studio per i figli e gli orfani delle vittime.
La legge, quindi, prevede una sorta di equiparazione tra le vittime del terrorismo e quelle dei cedimenti infrastrutturali, in tutte e due i casi “vittime non di una fatalità”, come ebbe modo di dire Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime ponte Morandi – tra i promotori della nuova legge – in questi anni di gestazione della normativa, nata proprio sull’onda emotiva (e di vuoti giuridico) della strage del 14 agosto 2018.