Le scuse di Bolo.riders dopo la discesa in bici da San Luca
E infine arrivarono le scuse. Il filmato della discesa notturna del portico di San Luca in bici ha scatenato polemiche e destato qualche preoccupazione anche dello stesso sindaco, Matteo Lepore. Ora la community Bolo.riders, autrice dell’impresa si scusa: “Non l’abbiamo fatto per sfidare o infrangere la legge. Siamo stati più ingenuamente audaci che incivili”, scrivono sulle loro pagine social.
“Siamo appassionati di sport outdoor, che cerchiamo di praticare con responsabilità, competenza e consapevolezza dei possibili rischi, e riconosciamo di aver commesso l’errore di non aver chiesto il permesso per la nostra discesa – spiegano – l’intenzione non era di danneggiare o provocare allarme, bensì di condividere la nostra passione anche attraverso una scenografia inedita e iconica come il portico di San Luca, simbolo della bellezza di Bologna”.
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Come sottolineano, la discesa è stata eseguita e organizzata “con attenzione maniacale alla sicurezza altrui: di notte, con spotter in più punti del percorso e un controllo totale sull’area. Sinceramente, abbiamo valutato che delle gomme ammortizzate, con un solo passaggio, non potessero rovinare una scalinata di pietra centenaria. Non siamo passati con un cingolato, ma con delle biciclette”.
Quindi le scuse ai cittadini e alle istituzioni “che si sono sentiti offesi e preoccupati per le nostre azioni. Amiamo la nostra città e siamo consapevoli che il portico di San Luca è un luogo simbolico, patrimonio dell’Unesco, e che il gesto sportivo può essere stato percepito come una mancanza di rispetto”, specificano.
E concludono: “In una città come Bologna, dove la scena outdoor è viva e crescente, ci auguriamo che i nostri sport possano essere praticati sempre di più. Non è un inneggiamento all’anarchia urbana, le regole servono, ma con una cultura del dialogo e della progettazione condivisa si possono creare le condizioni per svolgere queste attività in contesti sicuri e adatti”.
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