Scienza e tecnologia

le remaster a pagamento saranno un ricordo del passato?

La rivoluzione per il modding promessa da NVIDIA con RTX Remix prosegue con il lancio della versione finale del potente strumento creativo che punta a ‘democratizzare’ lo sviluppo delle Remaster.

Accompagnato dall’upgrade sbalorditivo di Half-Life RTX che sarà disponibile in demo dal 18 marzo su PC e in via del tutto gratuita per chi possiede già il capolavoro sparatutto di Valve, il lancio ufficiale di NVIDIA RTX Remix offre a tutti gli sviluppatori indipendenti l’opportunità di realizzare mod, total conversion e rimasterizzazioni (tanto grafiche quanto contenutistiche) dei videogiochi recenti e delle vecchie glore del passato.

Il principale punto di forza di questo strumento di sviluppo è rappresentato dalla facilità di accesso alla sua ampia libreria di funzionalità avanzate: i creatori di contenuti che si servono di RTX Remix possono infatti implementare tecnologie come il DLSS, il Ray e Path Tracing, gli effetti volumetrici in tempo reale, i particellari di ultima generazione, le texture IA e il Neural Rendering in maniera pressoché istantanea in qualsiasi videogioco e senza l’intervento degli sviluppatori originari, con questi ultimi che avranno però l’accesso alla modalità Toolkit di RTX Remix per apportare modifiche più profonde al proprio videogioco, similarmente a quanto fatto dagli autori di Portal RTX e della recente remaster di Half-Life 2.

Basta dare un’occhiata al filmato confezionato da NVIDIA per intuire le enormi potenzialità di questo nuovo strumento per modder e sviluppatori indipendenti che, se implementato su vasta scala anche su console, potrebbe comportare la fine delle Remaster a pagamento, o rappresentare comunque un valido disincentivo a una pratica non particolare amata dalla community (per usare un eufemismo).


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