Toscana

le regole. Tra i papabili anche il patriarca di Gerusalemme, che fu novizio a La Verna

Il giorno in cui Papa Francesco è morto, lo scorso 21 aprile, è lo stesso in cui lui ha compiuto 60 anni. Pierbattista Pizzaballa, francescano, patriarca latino di Gerusalemme, è tra i cardinali che, a poche ore dall’inizio del conclave, sembrano raccogliere più consensi. Non è solo uno dei 133 cardinali che da questo pomeriggio, chiusi all’interno della Cappella Sistina, eleggeranno il nuovo papa. Ma appare anche come uno dei papabili, insieme al segretario di Stato Pietro Parolin, al cardinale filippino Luis Antonio Tagle e al cardinale maltese Mario Grech.

La sua storia lo lega alla provincia di Arezzo. Ha infatti indossato l’abito francescano per la prima volta a La Verna: nel santuario ha trascorso il suo noviziato. In quel luogo così sacro, dove San Francesco ricevette le stimmate, ha passato un anno (era il 1984 e aveva 19 anni) durante il quale approfondì gli studi della Regola, delle fonti e della storia francescana. Poi la pronuncia della professione temporanea di fede con la quale prese l’impegno di vivere “in obbedienza, povertà e castità”. Era il 7 settembre del 1985, e la cerimonia si svolse sempre alla Verna. Poi a Bologna, presso la Chiesa di S. Antonio, arrivò la professione solenne (nel 1989) e l’anno dopo fu ordinato sacerdote.  

Chi lo conosce lo racconta come un uomo dal carattere schivo e riservato, capace di ascoltare e di muoversi in situazioni estremamente complesse, come ha fatto, in bilico tra le parti nel conflitto israelo-palestinese. Vive infatti a Gerusalemme dal 1990, dove dal 2004 è stato per 12 anni il 167esimo custode di Terrasanta, E stato nominato da papa Francesco cardinale nel settembre del 2023. Meno di un mese dopo la situazione nella striscia di Gaza è precipitata e lui ha preso posizione: ha firmato una dichiarazione congiunta con altri leader religiosi, invitando Israele a “evitare di uccidere persone innocenti” nella sua rappresaglia, ma condannò anche “l’inaccettabile e incomprensibile barbarie” compiuta da Hamas. E proprio in quei giorni compì un gesto eroico: si offrì come ostaggio in cambio della liberazione dei bambini israeliani tenuti ostaggio a Gaza. 

Oltre al carisma, dalla sua parte Pizzaballa ha anche la capacità di gestione finanziaria (pare lo abbia dimostrato nella gestione del Patriarcato di Gerusalemme) e il fatto che, assorbito dalle questioni internazionali, non si sia espresso eccessivamente sulle questioni dottrinali più divisive, diventando così un possibile punto di riferimento sia per chi cerca una continuità con Papa Francesco, sia con chi invece vorrebbe una inversione di rotta. 

Intanto oggi inizia il conclave: in questo primo giorno si svolgerà una sola votazione, mentre in quelli successivi si arriverà anche a quattro (due la mattina e due nel pomeriggio) fino alla fumata bianca, ovvero fino all’elezione del nuovo papa.  A partire dalle 15 tutti gli impianti di trasmissione del segnale di telecomunicazione per cellulari, presenti nel territorio dello Stato della Città del Vaticano, esclusa l’area di Castel Gandolfo, saranno disattivati fino all’elezione del successore di Francesco. Saranno riattivati a elezione avvenuta.

Come riporta Today, se i cardinali elettori avessero difficoltà nell’accordarsi sulla persona da eleggere, dopo tre giorni senza esito, gli scrutini verranno sospesi al massimo per un giorno, per una pausa di preghiera, di libero colloquio tra i votanti. 

conclave foto la presse

Ma cosa dicono i bookmakers? Secondo loro il nuovo papa sarà nel segno della continuità: nel Regno Unito (tra i paesi dove si scommette di più) si gioca a 5 la possibilità che il nuovo pontefice si chiami “Francesco II”, in vantaggio su Giovanni e Giovanni Paolo, fissati entrambi a 6. A seguire Benedetto, a quota 7. Dato come favorito da molti, il segretario di Stato Pietro Parolin è in testa anche per gli scommettitori con oltre il 32% delle giocate raccolte. Lo segue a distanza il cardinale filippino Luis Antonio Tagle: il 16% degli scommettitori ha scelto il suo nome come nuovo papa. Il patriarca di Gerusalemme, Pizzaballa, è fermo al 7%. Nelle ultime ore il cambiamento che più sorprende è il balzo in avanti di Mario Grech, cardinale maltese molto vicino a Bergoglio che in appena una settimana ha più che dimezzato la sua quota, passando da 42 a 20.


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