Piemonte

Le polaroid di Carrie Mae Weems incorniciano i volti degli autori


Oggi alle 15 in Sala Berlino la fotografa americana Carrie Mae Weems presenterà le fotografie polaroid che ha realizzato ieri nel corso della sua giornata al Salone del Libro. Sono ritratti di alcuni degli autori che saranno mostrati in grande formato, 50 per 60.

Si tratta di una iniziativa patrocinata da Intesa Sanpaolo, main partner della kermesse del Lingotto, in collaborazione con la Polaroid Foundation. A ciascuno degli scrittori e scrittrici coinvolti, sarà chiesto anche di lasciare una breve riflessione in modo che la performance di Carrie Mae Weems realizzi un incrocio tra immagini e parole, un’opera multidimensionale, scrittura e fotografia, un dialogo tra la fotografa e i grandi scrittori contemporanei. Con l’artista, a commentare il risultato del suo lavoro, ci sarà il designer e scrittore Riccardo Falcinelli.

Carrie Mae Weems, 70 anni, è un’artista concettuale afroamericana che vive a Syracuse, New York, ma è nata a Portland nell’Oregon. Da giovanissima è entrata a far parte del San Francisco dancer’s workshop di Anna Halprin, pioniera della cosiddetta danza postmoderna. Ha poi studiato fotografia a New York e in seguito teorie e metodologie del folclore a Berkeley, in California. Un percorso originale tra danza e arti visive. In questi giorni e fino al 7 settembre alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, in piazza San Carlo, che festeggia i tre anni dell’apertura, è allestita la sua mostra “The Heart of the Matter” curata da Sarah Meister, visitabile gratuitamente con il biglietto di ingresso del Salone.

«Tra me e il mio lavoro – ha detto Carrie Mae Weems alla presentazione della mostra – c’è una separazione minima. Io opero sempre come una partecipante e un’osservatrice dei miei lavori. Sono allo stesso tempo dentro e fuori, ed essere fuori mi consente di vedere i problemi ma anche di affrontarli con una certa risolutezza».


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