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Le Olimpiadi sono nel 2026, ma la Società Milano-Cortina durerà fino al 2033

In montagna si mettono al lavoro le ruspe, in Parlamento la maggioranza di centrodestra tenta un nuovo blitz olimpico. Non si ferma la macchina da guerra di Infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simico), braccio operativo del governo e del ministro Matteo Salvini per realizzare le opere per le prossime Olimpiadi invernali. A Cortina sono cominciati i lavori della contestatissima cabinovia Apollonio-Socrepes, che dovrà trasportare in quota gli spettatori per assistere alle gare di sci alpino femminile. I primi alberi sono stati abbattuti vicino al cimitero ed è iniziato lo sbancamento dell’area per preparare le fondamenta della stazione di partenza. Sono previsti dieci piloni sui prati di Mortisa, in un’area soggetta a frane profonde e a rischio idrogeologico.

Contemporaneamente a Roma va in scena il tentativo di assicurare vita eterna (nello specifico, fino al 2033) alla società Simico, prolungandone l’esistenza ben oltre il 31 dicembre 2026, data di scadenza fissata dalla legge Olimpica. Simico si occupa di opere pubbliche per quattro miliardi di euro, per una metà del valore ancora in progetto e che si concluderanno ben oltre le Olimpiadi. La Lega aveva inserito un emendamento al decreto Sport approvato dal governo a fine giugno, ma poi lo aveva ritirato a seguito di polemiche interne al centrodestra. Adesso lo ripropongono le tre forze di maggioranza, come allegato al decreto Economia in discussione nella commissione Bilancio del Senato.

“L’emendamento su Milano-Cortina è stato già stralciato dal decreto sport con l’intesa di riproporlo qui perché ci era sembrato più coerente, per cui al momento quello lo manteniamo” ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. L’emendamento è sottoscritto dai tre relatori di maggioranza Dario Damiani di Forza Italia, Lavinia Mennuni di Fratelli d’Italia ed Elena Testor della Lega. L’agenzia Ansa ha ricordato come in precedenza “era stato ritirato alla Camera anche per via delle perplessità del Quirinale”. Cosa prevede l’emendamento? Simico “può essere prorogata” nelle sue funzioni anche oltre la scadenza naturale del 2026 e fino al 2033 “per la realizzazione di infrastrutture inserite nel Piano complessivo delle opere olimpiche”. Per farlo servirà un decreto del presidente del Consiglio, su proposta del ministro delle Infrastrutture, di concerto con il ministro dell’Economia e sentiti anche il ministro dello Sport e i governatori di Lombardia e Veneto.

Durissime le opposizioni. Luana Zanella e Beppe De Cristofaro, capigruppo di Avs alla Camera e al Senato: “La Lega ci riprova con un indecente emendamento. Si tratta di brutti giochetti di potere che non hanno nulla a che fare con il buon andamento delle competizioni sportive e le infrastrutture necessarie per svolgerli, ci troveranno sempre fermamente contrari. Per i grandi eventi si continua a far ricorso ai poteri di commissari straordinari che possono avvalersi di ampie deroghe in materia di appalti, di processo amministrativo e di ogni altra disposizione di legge diversa da quella penale. Questo metodo a noi non piace, lo abbiamo visto applicato in altri eventi, con gravi conseguenze giudiziarie”. Luana Zanella ha anche chiesto che il governo riferisca sui veri costi delle Olimpiadi, visto che i numeri ormai sono in continua crescita.

Il deputato M5S Gaetano Amato ha dichiarato: “È’ un vero e proprio accanimento, una forzatura grave che solleva dubbi pesanti: perché tanta ostinazione? Quali interessi ci sono dietro? Perché riproporre una norma che sarebbe stata messa in dubbio persino dal Quirinale? Già alla Camera era andata in scena una pagina indecorosa. Ora fanno il bis al Senato. Con una sola certezza: quando vede delle poltrone questa maggioranza famelica perde la testa”. Critiche anche dal senatore Daniele Manca, capogruppo del Pd in commissione Bilancio al Senato. “Si tratta di un tema in qualche modo estraneo al provvedimento e di una questione che riguarda voci di spesa fino al 2033 che non può essere affrontata con un emendamento, senza che il governo presenti una relazione tecnica”.

INIZIANO I LAVORI PER LA CABINOVIA

Trionfalistico l’annuncio di Massimo Saldini, commissario straordinario per la cabinovia da 2.400 passeggeri all’ora: “Sembrava impossibile a molti, invece, nel rispetto del Piano delle Opere, della legge e della trasparenza, procediamo senza indugi nella realizzazione di questa infrastruttura che gioverà a tutti i visitatori e agli abitanti di Cortina anche dopo le Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026”. Non dice che i bandi di gara sono andati deserti e che solo all’ultimo minuto è stata accolta l’offerta – senza pubblicazione del bando – di una società bresciana, a cui è stata affidato anche un analogo incarico a Bormio. Saldini non specifica che la nomina a commissario gli ha garantito poteri assoluti, in deroga a qualsiasi legge, salvo quella penale, quindi ha la possibilità di usare scorciatoie procedurali nell’approvazione ed esecuzione dei progetti.


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