Economia

Le nuove rotte del turismo culturale estivo: Roma guida l’Europa


Il turismo culturale si rinnova e guarda sempre più a Sud. Secondo i dati raccolti da GetYourGuide, piattaforma internazionale specializzata nella prenotazione di attività turistiche, l’estate 2025 segna un’accelerazione decisa per le città meridionali. Sorrento registra un incremento del 38% di prenotazioni tra aprile e giugno, Palermo cresce del 27%, Napoli del 26%, seguite da Taormina e Catania con più 18%. Numeri che confermano una tendenza in atto: l’interesse per le esperienze culturali si allarga oltre le capitali dell’arte, coinvolgendo nuove destinazioni ricche di storia e identità.

Il Mezzogiorno si ritaglia così un ruolo centrale in una stagione turistica che premia i contenuti culturali, ma con un approccio sempre più esperienziale. Escursioni in barca, gite giornaliere, tour dei borghi e visite a siti archeologici come Pompei si affiancano alle grandi attrazioni iconiche come Colosseo, Uffizi e Duomo di Milano, dimostrando che il viaggiatore contemporaneo vuole vedere, ma anche vivere.

Roma prima in Europa

Le grandi città d’arte non perdono smalto. Roma guida ancora la classifica italiana ed europea per numero di esperienze prenotate, davanti a Parigi, Amsterdam, Barcellona e Londra. Ma l’offerta culturale si sta decentrando, anche grazie a un modello che mette al centro l’economia locale: oltre il 50% dei 3.600 fornitori con cui GetYourGuide collabora in Italia è costituito da microimprese con meno di cinque dipendenti.

“Parliamo di un’Italia che si muove – spiega Francesca De Falco, country manager di GetYourGuide Italia – e di viaggiatori sempre più attenti a vivere esperienze. Le grandi città d’arte restano centrali, ma crescono le prenotazioni verso altre gemme italiane. Il nostro obiettivo è accompagnare questo trend, sostenendo l’economia locale e diversificando l’offerta in modo da gestire al meglio i flussi turistici”.

I turisti culturali del 2025 in Italia

Sul fronte internazionale, i viaggiatori americani e britannici restano i più affezionati all’Italia, seguiti dai francesi. Non sono più turisti “mordi e fuggi”, ma visitatori che cercano qualità, contesto e narrazione. Un pubblico esigente: lo dimostra il tasso di soddisfazione delle esperienze prenotate tramite la piattaforma, con oltre un milione di recensioni verificate nel 2024 e una media di 4,5 su 5.

I nuovi dati raccontano una tendenza destinata a incidere anche sulle strategie di promozione e valorizzazione del patrimonio italiano. La sfida, oggi, non è più attrarre visitatori ma ridistribuire i flussi in modo sostenibile, rafforzando il tessuto economico dei territori e investendo nella qualità dell’esperienza. Il Sud, sempre più al centro delle mappe culturali, si candida a protagonista di questo cambio di paradigma.


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