Le nuove Nike Air Force 1 che compri già sporche e usurate (ma tornano nuove usandole)
Le Air Force 1 sono state lanciate nel 1982 per venire incontro alle necessità dei giocatori di basket, che avevano bisogno di una calzatura resistente e in grado di ammortizzare i movimenti del piede durante il gioco. Da allora, il modello disegnato da Bruce Kilgore per Nike è diventato così apprezzato e popolare da essere di gran lunga il più venduto del marchio, con all’attivo una miriade di varianti della classica silhouette in pelle bianco ottico. La calzatura, che sfrutta la mitica tecnologia Air, ora si reinventa per l’ennesima volta, lasciando però il pubblico decisamente a bocca aperta.
A quanto pare riuscire stupire persino gli sneakerhead, gli appassionati di scarpe sportive con collezioni da capogiro, è ancora possibile. Secondo quanto condiviso su X da Brendan Dunne del magazine americano Complex, infatti, starebbero per debuttare le Air Force 1 Dirty Triple White, un modello che a prima vista sembra essere già stato utilizzato per varie passeggiate e rimesse poi nella scatola.
Sandali, pumps, ballerine, mocassini e sneakers non bastano mai. Almeno secondo le celebrities che hanno accumulato una collezione di calzature così estesa da richiedere una cabina armadio dedicata. Ecco le 5 più ricche di stiletti&Co.
Instagram content
This content can also be viewed on the site it originates from.
Ideate grazie al portale immersivo .SWOOSH, spazio digitale in cui appassionati, creativi e sportivi possono incontrarsi per plasmare il futuro del brand trasformando capi virtuali in lanci reali e soprattutto indossabili, le Air Force 1 Dirty Triple White ridefiniscono il concetto stesso di distressed al quale siamo abituati. L’idea di acquistare abiti e accessori che mostrano macchie e strappi non è nuova. Se c’è infatti chi è disposto a spendere cifre importanti per un top che ha più buchi che tessuto (tanto che negli Stati Uniti esiste un evento pensato apposta per gli appassionati di questo vintage estremo) sono anche molti i marchi a proporre un’estetica used e vissuta. Che di solito è irreversibile: la novità è che, in questo caso, le imperfezioni non sono permanenti ma svaniscono con l’utilizzo e possono anche essere rimosse con un’apposita spazzola inclusa nella confezione.
Se anche per voi difetti e mancanze sono sinonimo di unicità, segnate il 29 marzo in calendario. Perché a New York si svolgerà un evento dedicato a chi considera strappi e buchi una vera fonte d’ispirazione. E non teme di indossare un guardaroba… che cade letteralmente a pezzi