Trentino Alto Adige/Suedtirol

Le notti del Radiomobile: «Quei 45 secondi che hanno salvato Waltraud» – Cronaca



BOLZANO. Notte tra il 13 e il 14 febbraio 2024. Via Cavour. Un vicino di casa trova la 62enne Waltraud Kranebitter Auer stesa a terra nello scantinato: è appena stata aggredita con un coltello dall’ex genero. La chiamata d’emergenza al 112 viene inoltrata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Bolzano che invia una “gazzella” della Sezione Radiomobile, già in circuito, che arriva in tempi record: quarantacinque secondi. I militari, a quel punto, agiscono su tre fronti: partecipano ai disperati soccorsi della vittima, mettono al sicuro i tre nipotini che da soli stavano dormendo in casa ed iniziano a dar la caccia all’aggressore, che verrà poi arrestato in Germania.

Tentati omicidi, furti, rapine, incidenti, roghi dolosi. Decine e decine di controlli preventivi al giorno, che nascono casualmente ma spesso si traducono in denunce o arresti. È la città vista attraverso i vetri blindati delle gazzelle dei Carabinieri. Sono (quasi) sempre i primi ad intervenire: sulla scena del crimine o per un semplice disturbo della quiete pubblica.

A turno, assieme alla Polizia di Stato, presidiano le vie e le piazze bolzanine.

L’intervento in strada

Il “Radiomobile” di Bolzano, inquadrato nel Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bolzano, con a capo il Capitano Sebastiano Cannata Galante, guidata dal Luogotenente Massimiliano Pillon, è essenzialmente un reparto di pronto intervento. Le gazzelle che vengono dispiegate quotidianamente rispondono alle segnalazioni dei cittadini al 112. Ma tanto viene fatto sulla prevenzione, sulla perlustrazione del territorio o per quei casi che nascono da comportamenti sospetti.

Emblematico un episodio accaduto il 10 aprile: quel giorno i militari hanno fermato una Seat che procedeva a zig zag. All’interno del veicolo, sui sedili posteriori, sono stati trovati telefoni cellulari, capi d’abbigliamento, profumi e decine di confezioni sigillate assieme ai dispositivi antitaccheggio.

Il controllo è stato quindi esteso al bagagliaio, dove sono stati trovati degli strumenti atti allo scasso. Gli accertamenti hanno permesso di appurare che la merce – dal valore di diverse migliaia di euro – era stata prelevata nel corso della stessa giornata da diversi esercizi in due centri commerciali, l'”Adigeo” di Verona in mattinata e il “Twenty” di Bolzano nel pomeriggio. I ladri, un 31enne e un 24enne di origini sudamericane, sono stati denunciati.

Incidenti e alcol-test

Centinaia di interventi all’anno vengono eseguiti solo per gli incidenti, spesso in collaborazione con la Polizia Municipale. Nel corso del 2025 l’episodio più grave è quello avvenuto il primo di marzo, all’incrocio tra viale Druso e corso Italia. Un auto, che avrebbe mancato la precedenza, ha sbalzato per oltre 50 metri una coppia di giovani: entrambi erano stati ricoverati in condizioni critiche. In questi casi la pattuglia effettua i rilievi tecnici attraverso un sistema di puntamento laser, che misura le distanze, e con la fotocamera digitale: la relazione e il materiale raccolto dai militari, per i fatti più cruenti e incerti, viene inoltrata in Procura. «Il nostro invito – spiega il luogotentente Massimiliano Pillon – è di rispettare le norme di sicurezza stradale, come i limiti di velocità, usare sempre le cinture di sicurezza e prestare attenzione alla guida, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità o durante le ore notturne. Ogni comportamento responsabile può fare la differenza tra un incidente ed un viaggio sicuro».

Le auto del Radiomobile sono equipaggiate di test di verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti e di etilometro, per verificare se il conducente ha assunto sostanze alcoliche. Vengono eseguite due misurazioni a distanza di dieci minuti, sia nei posti di controllo, sia in occasione degli incidenti.

Incendi e violenza domestica

Molto spesso le emergenze si sovrappongono: la notte del 20 dicembre scorso, ad esempio, le stesse pattuglie, a pochi minuti di distanza, hanno salvato una ragazza che minacciava il suicidio lanciandosi dal ponte Langer e, senza perdere tempo, sono intervenuti a Bolzano Sud poiché era in atto un vasto incendio allo stabilimento della Fercam: in quella circostanza, i radiomobilisti diedero il loro supporto ai vigili del fuoco creando una cinturazione della zona, allontanarono i curiosi e verificarono la presenza di eventuali persone coinvolte nelle fiamme.

Molto viene fatto contro la violenza domestica: negli ultimi periodi, decine e decine sono stati gli interventi di liti in famiglia e sono scattate diverse denunce per “violazione del divieto di avvicinamento” da parte di ex compagni violenti. Ogni mese i Carabinieri effettuano controlli nelle abitazioni di chi è agli arresti domiciliari.

In moto ed in auto

Come si distingue un militare della Radiomobile? Indossa degli “stivaloni” ignifughi, i pantaloni tecnici che resistono agli stress, i guanti anti-taglio, il giubbotto anti-proiettile, un cinturone operativo con la pistola, il taser e lo spray al peperoncino, dotazioni per cui vengono eseguiti degli specifici corsi di addestramento con cadenza prefissata.

Un lavoro importante viene svolto sui passi montani: auto e moto sono l’ufficio del “radiomobilista”. Per guidare i mezzi bisogna frequentare e superare un corso specifico di abilitazione di guida sicura in emergenza. I militari imparano, oltre ai principi generali della guida sicura e della dinamica del veicolo, a gestire condizioni di stress come l’uso di sirene e lampeggiante che impattano sul guidatore. Il Capitano Sebastiano Cannata Galante, Comandante della Compagnia Carabinieri di Bolzano e del Nucleo Operativoe Radiomobile, conclude con un appello alla popolazione: «La sicurezza della città e l’incolumità del prossimo sono un gioco di squadra, non esistono chiamate inutili o superflue: i cittadini devono segnalare al 112NUE ogni persona o situazione sospetta».




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