Liguria

le multe slittano a fine estate, ecco le nuove deroghe


Genova. Slittano di circa un mese le prime sanzioni per la nuova ordinanza antismog che dal 1° luglio proibisce la circolazione delle auto diesel Euro 4 nell’area centrale della città, provvedimento che colpisce più di 21mila veicoli compresi i mezzi commerciali, oltre a quelli già interessati dai provvedimenti precedenti. “Terminata la fase informativa, ormai tra agosto e settembre, dovremo iniziare a fare i controlli“, spiega l’assessore alla Mobilità Emilio Robotti che giovedì prossimo è pronto a portare in giunta l’integrazione con un sostanzioso pacchetto di deroghe studiate per attenuare i disagi subiti da chi ha necessità di spostarsi con un mezzo privato.

L’ordinanza antismog sarà uno dei temi caldi del prossimo consiglio comunale, che all’ordine del giorno comprende due mozioni presentate da ex assessori della giunta Bucci-Piciocchi. Sergio Gambino (già titolare della delega alla Mobilità, oggi al centro di un’inchiesta per corruzione) chiede una deroga “per chi si reca a fare visita a parenti di primo e secondo grado e ai coniugi ricoverati presso ospedali o strutture privati” in modo da garantire “fondamentali diritti e servizi”. La capogruppo leghista Paola Bordilli, invece, sottoporrà alla giunta un nutrito elenco di possibili eccezioni anche piuttosto specifiche: ambulanti, artigiani, scuolabus, auto del personale sanitario in servizio, ospiti delle strutture ricettive, ma anche veicoli con più di cinque posti condotti da proprietari con almeno tre figli a carico.

Proposte che l’assessore Robotti definisce in alcuni casi “fantasiose e improbabili, perché se le mettiamo insieme tutte l’ordinanza non c’è più“. Porte chiuse, ad esempio, sulle visite ai parenti in ospedale: “Come fa la polizia locale a verificare che effettivamente esiste un familiare ricoverato?”.

Ordinanza antismog, giovedì il pacchetto con le nuove deroghe

D’altro canto alcuni aggiustamenti ci saranno e in buona parte verranno incontro alle richieste messe nero su bianco dall’opposizione, che poi combaciano con le numerose istanze arrivate negli scorsi giorni agli uffici del Matitone. Nel nuovo testo che approderà il 31 luglio nella seduta di giunta dovrebbero esserci nuove eccezioni per i commercianti su area pubblica, gli artigiani impegnati in interventi urgenti, i veicoli adibiti al trasporto dei pasti per mense e ospedali, ma anche gru e mezzi speciali da cantiere, scuolabus, auto che effettuano car pooling. Da quanto si apprende si potrà violare la “zona rossa” con un mezzo inquinante per partecipare a un matrimonio o un funerale. E ci sarà una deroga anche per i turisti diretti agli imbarchi dei traghetti, ovviamente in possesso di adeguata documentazione di viaggio.

L’ordinanza attualmente in vigore comprende già una serie di deroghe per chi è in attesa della consegna di un nuovo veicolo, per il trasporto di pazienti da o verso ospedali e case di cura, per gli autocaravan diretti fuori città, i veicoli di enti pubblici e assimilati, i veicoli diretti ad autofficine e carrozzerie o a fare la revisione obbligatoria, i veicoli con contrassegno disabili. In tutti i casi servono documenti per certificare la specifica esigenza.

Il nodo dei controlli e il rebus dei varchi: “Problemi di costi e privacy”

Considerate anche tutte le modifiche al vaglio di Tursi, ci sarà qualche settimana in più per adeguarsi. Dopodiché potranno effettivamente scattare le multe, finora piuttosto scarse a dire il vero. “Passata la fase informativa bisognerà cominciare a fare i controlli, anche se un conto è farli con la polizia locale e un conto sarà avere un sistema di varchi“, spiega Robotti. In città si attendono infatti le telecamere intelligenti del progetto realizzato dalla società Movyon nell’ambito dell’accordo con Autostrade sottoscritto dopo il crollo del ponte Morandi. Le prime sono già state installate in zona Carignano in via sperimentale.

Questi occhi elettronici potrebbero aiutare il Comune a gestire anche le limitazioni antismog, ma i tempi previsti per installare tutti gli impianti non sono così rapidi e soprattutto sarebbero emersi diversi ostacoli: “Ci sono problematiche serie di costi e di privacy – avverte l’assessore -. Le telecamere possono dirci l’omologazione ma non se l’alimentazione è benzina o diesel. Per saperlo bisogna accedere alla banca dati della motorizzazione che di per sé ha un costo limitato, ma se lo moltiplichiamo per il volume dei passaggi, che è nell’ordine dei milioni, diventa molto oneroso. Comunque dovremmo avere il sistema completo intorno al 2027-2028“. E un altro possibile supporto tecnologico, l’app Move-In sperimentata dalla Lombardia per monitorare le percorrenze dei veicoli inquinanti, è stato accantonato: “La Regione non ha intenzione di farsene carico, per noi sarebbe costoso“.

Ecoincentivi in esaurimento, i soldi servono per le casse di Amt

Intanto sono ormai agli sgoccioli gli ecoincentivi per la rottamazione e sostituzione dei mezzi più inquinanti. L’amministrazione dovrà cercare nuove risorse se vorrà continuare a finanziare il rinnovamento del parco circolante urbano. “Abbiamo fatto una ricognizione, la maggior parte dei fondi è stata utilizzata ma dovrebbe esserci ancora disponibilità fino a settembre-ottobre“, riferisce Robotti. Il Comune di Genova aveva a disposizione quasi 24 milioni di euro assegnati alla Regione dal ministero dell’Ambiente, ma più della metà (12,5 milioni) verranno usati per finanziare gli incentivi all’uso del trasporto pubblico, come aveva chiesto la precedente amministrazione dopo aver varato le politiche di gratuità e la revisione delle tariffe. Soldi che oggi si rivelano più che mai preziosi per le casse di Amt che risultavano in una situazione preoccupante all’inizio dell’estate e che adesso verranno rimpinguate con una serie di misure ad hoc.

Ordinanza antismog, all’orizzonte i divieti per i diesel Euro 5: coinvolti 25mila veicoli

Al vaglio di Comune e Regione Liguria c’è poi la prossima scadenza, quella del 1° ottobre, che attualmente segna l’entrata in vigore dei divieti anche per i diesel Euro 5. Una stangata che metterebbe fuorilegge in un colpo solo altri 25mila veicoli privati e commerciali, ma le possibilità di una proroga a inizio 2026 sono concrete, come segnalava di recente anche l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone. Fondamentali saranno però i dati forniti dal Comune sui monitoraggi dell’aria e sui controlli, che ad oggi risultano carenti.




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