le critiche dei consiglieri di Fratelli d’Italia
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia, commentano l’ultimo Consiglio comunale, evidenziando diverse criticità nella gestione amministrativa della città.
“Alla luce dell’esito del Consiglio comunale, sono doverosi alcuni spunti di riflessione. Quello a cui assistiamo quotidianamente è uno spettacolo indegno frutto di una maggioranza lacerata e di una nuova compagine consiliare solo in cerca di titoli di giornali. Non rimaniamo meravigliati di fronte all’imbarazzante silenzio della consigliera Pompilio che oggi non grida allo scandalo rispetto all’assenza del consigliere Di Iorio”, dichiarano i consiglieri di Fdi.
Il comunicato prosegue con dure critiche verso la gestione politica della maggioranza: “Non ci appartiene questo modo di far politica con annunci, proclami, comunicati stampa, un giorno a sostegno della maggioranza e l’altro dell’opposizione, in cerca di visibilità e poltrone. Non rimaniamo meravigliati neanche dalle scelte di una maggioranza che convoca consigli comunali in date improponibili sperando di racimolare il diciassettesimo voto favorevole”.
Secondo Fratelli d’Italia, l’amministrazione attuale soffre di “precarietà politica, incapacità amministrativa e mancanza di progettualità”. I consiglieri sottolineano anche la mancanza di buon senso da parte delle figure di vertice, suggerendo che sindaco, vicesindaco, presidente del Consiglio e assessori avrebbero potuto devolvere il 30 per cento delle loro indennità al Bilancio comunale come segno di responsabilità.
Carla Di Biase si dichiara pronta ad affrontare il prossimo Consiglio comunale previsto per il 27 dicembre: “Noi di Fdi, insieme ai colleghi del centrodestra, ci faremo trovare pronti in qualunque giorno per ridare al Consiglio comunale il ruolo di centralità che merita. Lo faremo discutendo nel merito, sul Bilancio, spiegando le ragioni della nostra contrarietà. Lo faremo con le prerogative concesse e senza nasconderci. Lo faremo senza mistificare la realtà per un titolo di giornale e senza millantare promesse che non si possono mantenere”.
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