Le conseguenze del “caso Singapore” sulle nuotatrici azzurre: cosa rischiano Tarantino, Pilato e compagne
Al Centro Federale di Verona, solitamente cuore pulsante degli allenamenti, regnano silenzio e tensione. Le vasche restano vuote, i cronometri fermi, mentre l’attenzione di giornalisti e curiosi si concentra su un’unica figura: Chiara Tarantino. La ventiduenne pugliese delle Fiamme Gialle è al centro del caso che ha scosso il nuoto italiano, dopo il fermo a Singapore per il furto di due boccette di oli essenziali all’aeroporto. “Quello che hanno fatto è molto grave, prenderemo provvedimenti”: ha avvertito il direttore tecnico della Nazionale di nuoto.
Chiara Tarantino, il peso della responsabilità
Le telecamere dell’aeroporto asiatico hanno mostrato Tarantino mentre prendeva i flaconcini, riponendoli nella borsa della compagna di squadra. Un comportamento definito dalla stessa Benedetta Pilato un “gesto inadeguato”, che ha lasciato strascichi pesanti. La nuotatrice, oltre alle possibili conseguenze sportive, deve fare i conti con la sua appartenenza alle Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, che ha aperto un’indagine interna per danno d’immagine. Per lei si prospetta un richiamo ufficiale e una severa ammonizione, ma al momento non sembrano esserci rischi concreti di sospensione o esclusione definitiva dal gruppo sportivo.
Benedetta Pilato, la giovane promessa
La compagna di viaggio e di squadra, Benedetta Pilato, astro nascente della rana e già medagliata a livello internazionale, ne esce con un destino meno gravoso. Pur essendo accanto a Tarantino in quel momento, non avrebbe avuto un ruolo diretto nell’azione. Per lei, dunque, il percorso appare più leggero: un richiamo formale e un monito a maggiore responsabilità. La sua carriera, considerata di grande prospettiva, resta intatta, anche se l’episodio ha inevitabilmente macchiato l’immagine pubblica.
Le innocenti: Anita Bottazzo e Sofia Morini
Diverse le sorti delle altre due atlete presenti a Singapore, Anita Bottazzo e Sofia Morini. Entrambe fermate inizialmente, sono state scagionate subito dopo la visione dei filmati. Bottazzo, addirittura sottoposta a una perquisizione accurata, è stata riconosciuta del tutto estranea. Per loro nessuna sanzione: la Federazione e le Fiamme Gialle hanno già parlato di “assoluzione piena”. Tuttavia, resta il fatto che il ruolo dell’Ambasciata italiana a Singapore è stato determinante per riportare le ragazze a casa senza procedimenti penali.
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