Le casse comunali godono di buona salute tra risparmi. evasione recuperata e un tesoretto
Se Palazzo Donini non ride – dopo la manovra finanziaria regionale più discussa di sempre -, Palazzo dei Priori invece può spolverare un bellissimo smile, sempre senza eccessi, nel giorno della presentazione im II Commissione comunale del rendiconto di gestione del Comune di Perugia, dove l’assessore super tecnico, Alessandra Sartore, ha evidenziando i principali dati finanziari e di bilancio dell’esercizio 2024. I numeri contano ma spesso sono difficili da far capire a tutti – in primis a chi scrive – allo meglio affidarsi alle conclusioni – certifica tissime – che ribadiscono: le casse del comune di Perugia sono solide, com saldo positivo al bilancio patrimoniale e alla gestione delle risorse, mostra un saldo positivo di 164 milioni di euro.
E poi c’è un tesoretto di 24 milioni di euro che è l’eredità di 10 anni di Romizi e Giunta passata all’attuale amministrazione di centrosinistra che al bilancio ha messo in campo ad un assessore tecnico, di livello governativo, come Alessandra Sartore.
Liquidità: pagamenti regolari alle ditte
C’è un altro aspetto che fa sorridere e progettare in maniera serena gli amministratori perugini: in passato il comune ricorre ad anticipazioni di cassa massicce impegnando risorse in anticipo e con il rischio di lasciare scoperti diversi settori. Come nel 2023, come nel 2024 sia Romizi prima che la Ferdinandi in questi 10 mesi hanno confermato il dato “zero” sugli anticipi. Mantenendo questo livello di amministrazione – oculato ma in grado sempre di investire ogni anno sulla città – i benefici arrivano anche per le aziende e le cooperative che lavorano con il comune di Perugia: essendoci liquidità in cassa tutti sono stati pagati nel periodo di scadenza previsto. Giorno più giorno meno… se considerate che da Roma Umbria Mobilità aspetta ancora milioni di euro di servizi resi 15 anni fa. Nel 2024 – sempre nell’anno a cavallo tra Romizi uscente e Ferdinandi entrante da pochissimo – è stato recuperata la cifra di 10 milioni di euro di evasione e cartelle inevase grazie a sconti e rottamazioni nazionali.
Tirando le somme
Riassumendo: 59 milioni e 300 euro per investimenti, 43 milioni e 380 per FPV (investimenti in corso), 6 milioni e 449 mila euro di avanzo vincolato. “Questo rendiconto – ha spiegato in aula l’assessore Sartore – dimostra la capacità del Comune di Perugia di mantenere un bilancio equilibrato e gestire efficacemente le risorse finanziarie, supportando al contempo gli investimenti per lo sviluppo della città”. Quindi rischi di una manovra lacrime e sangue modello regione per almeno i prossimi anni non ci dovrebbero essere. Resta sul tavolo 2025 l’aumento della Tari (rifiuti) ma questa è una operazione che riguarda tutti territori dell’ambito che gestisce questo settore. Aumento già previsto diverso tempo fa e che ora sarà ridiscusso in sede di Giunta e consiglio comunale.
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