Liguria

Lavoro e futuro, Bucci: “Crescita e sviluppo portano con sé stabilità a livello occupazionale”


Rapallo “La Liguria, in questa fase, ha raggiunto la cifra record di 640 mila occupati, con una disoccupazione sostanzialmente dimezzata rispetto al 2017. Allo stesso tempo, è giusto spingere per avere posti di lavoro sempre più qualificati: lo sviluppo economico che sta conoscendo la Liguria è il fattore che consentirà di avere sempre più persone impiegate a lungo termine. La crescita porta con sé sempre maggiore stabilità a livello occupazionale”.

Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, intervenuto al convegno ‘Lavoro e futuro’ presso hotel Excelsior di Rapallo, a cui ha preso parte anche il vicepresidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana.
“Guardare al futuro – ha aggiunto Bucci – non significa dimenticare le nostre radici. Il lavoro in Liguria è anche agricoltura, pesca, artigianato, turismo esperienziale, settori che custodiscono saperi antichi ma che oggi possono rinascere grazie all’innovazione. La sfida che ci attende è quella di unire questi mondi: la ricerca e l’artigianato, la tecnologia e l’agricoltura, i grandi porti e i piccoli borghi. È questa la vera forza della Liguria: fare sistema, mettere in rete le eccellenze e costruire una regione dove l’innovazione non cancella il passato, ma lo rinnova. Il compito delle istituzioni è chiaro: creare le condizioni perché chi lavora, chi studia e chi investe in Liguria trovi un sistema semplice, efficiente, competitivo e accogliente”.

“Il mondo agricolo, ittico e dell’allevamento continua a essere una leva economica strategica per la Liguria e un ambito importante di crescita occupazionale – dice Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura- Con oltre 25 mila lavoratori impiegati nel settore agricolo, quasi 13 mila aziende attive e una flotta di 488 imbarcazioni, parliamo di filiere che uniscono identità, saperi tradizionali e innovazione tecnologica, contribuendo concretamente alla stabilità e allo sviluppo dei nostri territori. Con il Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027, metteremo in campo ulteriori 205 milioni di euro per consolidare queste basi, rilanciare le aree interne e creare nuove opportunità di lavoro, anche nei settori emergenti come l’enoturismo e l’oleoturismo. Proprio il recente riconoscimento IGP per l’Oliva Taggiasca Ligure dimostra quanto la qualità e la distintività dei nostri prodotti possa diventare motore di sviluppo e il futuro occupazionale della Liguria, valorizzando le nostre eccellenze e generando lavoro stabile nel tempo”.




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