Umbria

Lavoro dignitoso, il Comune di Perugia fissa il minimo salariale a 9 euro lordi


La giunta comunale di Perugia ha approvato oggi le Linee d’indirizzo per la tutela della retribuzione minima salariale nei contratti pubblici del Comune di Perugia, un provvedimento che rafforza l’impegno dell’amministrazione a favore di un lavoro giusto, dignitoso e tutelato.

La delibera dà attuazione all’ordine del giorno proposto dalla maggioranza e approvato dal consiglio comunale ad autunno 2024, che impegnava la sindaca e la giunta a introdurre una soglia minima retributiva oraria di almeno 9 euro lordi nei contratti pubblici del Comune e a promuovere ulteriori clausole premiali a tutela dei lavoratori.

Con questo atto, il Comune di Perugia introduce un principio chiaro: nessun lavoratore impiegato negli appalti o nei subappalti che coinvolgono l’Ente dovrà percepire meno di 9 euro lordi all’ora, nel rispetto dei contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative.

“Oggi diamo un segnale concreto di giustizia sociale. Nessuna competizione economica può poggiare sullo sfruttamento o sulla svalutazione del lavoro – ha dichiarato Vittoria Ferdinandi – Questa città sceglie di tutelare chi lavora, di riconoscere il valore delle persone e di garantire condizioni eque nei propri appalti. È un impegno di civiltà e coerenza con i principi della nostra Costituzione”.

Le nuove linee guida prevedono anche clausole sociali per garantire la stabilità occupazionale, la parità di genere, l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità o in condizione di svantaggio, e la promozione di un dialogo costante con le parti sociali.

“Si tratta di un atto che rafforza la qualità del lavoro e delle imprese, valorizzando chi rispetta le regole e tutela i propri dipendenti. Perugia vuole essere un modello di pubblica amministrazione che promuove una concorrenza sana, sostenibile e responsabile”.

La delibera non comporta oneri per il bilancio comunale e sarà accompagnata da tavoli di confronto periodici con sindacati e associazioni datoriali per monitorare l’applicazione delle nuove disposizioni e favorire condizioni di miglior favore nei settori più esposti al rischio di lavoro povero.

“Con questa decisione, il Comune di Perugia conferma la propria visione di una città giusta, solidale e moderna, in cui lo sviluppo economico cammina insieme alla dignità del lavoro” conclude la nota.


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