Abruzzo

L’autonomia della struttura non si tocca

“L’autonomia dell’Agenzia per la promozione culturale di Lanciano e del comprensorio non si tocca!”. Manifestazione a Lanciano questa mattina, 12 marzo 2025, di consiglieri comunali e rappresentanti di minoranza, consiglieri regionali del “Patto per l’Abruzzo” e Giovani Democratici, davanti alla sede dell’Apc biblioteca regionale ‘Salvucci’ in via Dei Frentani.

Gli esponenti di minoranza denunciano il declassamento della struttura, di cui la Regione Abruzzo vuole sopprimere la posizione organizzativa per spostarla all’Aquila, come annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Filippo Paolini che per primo ha lanciato l’allarme.

“È pronta la delibera che di fatto cancella la storia autonomia della struttura dell’Agenzia per la promozione culturale (Apc) di Lanciano, è questione di giorni o di ore se non interverranno fatti nuovi – spiega il consigliere comunale Leo Marongiu – Dopo un primo allarme lanciano dal sindaco Paolini, un velo di silenzio è caduto sulla vicenda, costringendoci a manifestare la nostra contrarietà al progetto che per la seconda volta, a distanza di 5 anni, viene riproposto dalla giunta Marsilio”.

“Con il provvedimento in itinere sulla struttura della biblioteca regionale muterebbe il rapporto funzionale dell’intera struttura e verrebbe a mancare l’autonomia, l’indipendenza, la posizione organizzativa d’ufficio – continua Marongiu – Prima il taglio della responsabilità d’ufficio e poi forse, nel tempo, spogliata dalla propria autonomia, avverrebbe il depotenziamento dell’Agenzia per la promozione culturale di Lanciano che è stata istituita e regolata dalla legislazione regionale e della mediateca regionale anch’essa regolata da un’apposita legge regionale. Togliendo il responsabile dell’ufficio all’agenzia verrebbe a scomparire anche l’ultimo presidio della struttura regionale esistente a Lanciano”.

L'interno dell'Apc

Per territorio di competenza, l’Agenzia di Lanciano è la più grande della regione, con 47 comuni e possiede, tra l’altro, oltre una grande quantità di attrezzature e materiale multimediale, un patrimonio di circa 3.000 unità tra film, documentari e storia della cultura popolare abruzzese (quasi l’ intera collezione del prof. Emiliano Giancristofaro).

“È un problema che riguarda tutta la regione, la giunta Marsilio si muove nella direzione del declassamento delle biblioteche – ha detto il segretario dei Giovani Democratici Abruzzo, Saverio Gileno, presente all’iniziativa – mentre servirebbe su queste strutture, che sono il cuore della cultura, investire, aggiungere personale, modernizzarle per far sì che tornino ad essere luoghi anche di aggregazione per i giovani e gli studenti”. 

Alla manifestazione erano presenti anche la consigliera comunale Rita Aruffo, Carlo Orecchioni di Progetto Lanciano, la segretaria del circolo Pd Lanciano, Rosetta Madonna, i consiglieri regionali Francesco Taglieri (M5S) e Silvio Paolucci (Pd), che sulla questione ha depositato una interpellanza in consiglio regionale. “Il perché è dovuto all’urgenza – spiega Paolucci – il provvedimento è in stato avanzatissimo. Come ha ricordato Saverio, stiamo intervenendo in tutte le biblioteche regionali. Questo governo regionale disinveste sulla cultura, ma ci sono luoghi in cui questo avviene in maniera più forte, come a Lanciano”. Taglieri ha messo in evidenza la “mancanza di programmazione politica che non intende investire in questo settore, ma preferisce guardare a feste e festicciole. Per noi questo è un indirizzo sbagliato”.

Durante la manifestazione sono intervenuti anche la vice presidente dell’Università ‘Vincenzo Bellisario’, Angela Bianco, “siamo ospiti di questa struttura da tantissimo tempo, ci preoccupa questo ridimensionamento”, e lo scrittore Remo Rapino: “La cultura è uno strumento politico fondamentale, perché è strumento di conoscenza e quindi anche di cambiamento e trasformazione. La mia proposta è una grande mobilitazione, coinvolgendo anche studenti e insegnanti”.

“L’assessore Santangelo – conclude Marongiu – non ha mai visitato la struttura e non si hanno notizie di un progetto volto a ristrutturare ulteriori spazi della struttura per metterli a disposizione anche della sede universitaria. Questa manifestazione, come già accaduto per la sanità, vuole mantenere riflettori accesi sulla vicenda, ottenere risposte, interrogare la giunta Marsilio sull’oggi e sul domani della struttura e responsabilizzare l’amministrazione Paolini sul tema”.


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